Formazione

Wsf: delegazione dell’Ulivo a Nairobi

Sono Nuccio Iovene, Giovanni Bellini, Silvana Pisa (DS) e Francesco Ferrante (Margherita)

di Redazione

I senatori dell’Ulivo Nuccio Iovene, Giovanni Bellini, Silvana Pisa (DS) e Francesco Ferrante (Margherita) parteciperanno ai lavori del World Social Forum (Forum Sociale Mondiale), in programma a Nairobi (Kenia) dal 20 al 25 gennaio, al quale, come ad ogni edizione, partecipano centinaia di associazioni, organizzazioni non governative, amministratori locali, sindacalisti, parlamentari e personalita’ provenienti da tutto il mondo.

Il Forum Sociale Mondiale, che approda in Africa, nasce nella citta’ brasiliana di Porto Alegre nel 2001, ed e’ strutturato in aree di discussione e sara’ fiancheggiato da diversi forum paralleli, specifici per diversi settori, tra i quali il Forum dei parlamentari che iniziera’ il 21 gennaio. Nelle edizioni passate furono oltre trecento i parlamentari partecipanti, in rappresentanza di oltre cinquanta Paesi, riunitisi per discutere sul ruolo dei parlamenti nei processi della globalizzazione e per costruire un network internazionale di parlamentari. ”Convocato per la prima volta nel 2001 in contrapposizione al Forum Economico Mondiale di Davos – dichiara Iovene – il Forum Sociale Mondiale e’ diventato il piu’ grande meeting mondiale di tutti coloro che sono impegnati nella costruzione di un mondo fondato sulla pace, la giustizia, la solidarieta’ e il rispetto dei diritti umani. L’appuntamento di Nairobi sara’ anche quest’anno denso di incontri, seminari, conferenze e manifestazioni, come la manifestazione per la pace da Kibera a Uhuru Park che partendo dalla piu’ grande baraccopoli di Nairobi inaugurera’ il WSF 2007.

Dopo i Forum Sociali Europei e i Forum Mondiali di Porto Alegre e di Mumbai quello di Nairobi ci offre un’occasione di confronto su scala mondiale sui temi della pace, della globalizzazione, dello sviluppo democratico e dello sviluppo sostenibile, sul valore dei diritti umani e per ridefinire su scala planetaria, a partire da un punto di osservazione e di lavoro assai delicato come l’Africa, risposte adeguate alle disuguaglianze sociali e al riequilibrio negli assetti mondiali”.


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