Welfare
Gli psichiatri portano le Asl in tribunale
Caso campania: class action collettiva di 400 medici e infermieri. Emorragia di fondi pubblici e servizi inefficienti, il settore è al tappeto
L? ultima goccia è stata la notizia di un?ulteriore riduzione dei posti letto di psichiatria a Napoli per carenza di personale. Da febbraio 2007, il più grande servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Napoli, il San Gennaro, vedrà i posti letto ridotti da 16 a 8 causa mancanza di infermieri. Un taglio che va a peggiorare una situazione già drammatica: nel capoluogo si arriverà a sfiorare una carenza dell?80% di posti letto. Nel frattempo, paradossalmente i servizi territoriali risultano ?ipertrofici?. «La Campania è stata infatti l?ultima regione italiana ad aver completato il processo di deistituzionalizzazione promosso dalla legge 180», commenta Manlio Russo, vicepresidente dell?Aipsimed, l?associazione italiana degli psichiatri.
In regione si contano 56 Centri di salute mentale cui è affidato, caso unico in Italia, il servizio di emergenza psichiatrica (nel resto del Paese, infatti, a qualsiasi tipo di emergenza risponde il servizio del 118). Aperti 24 ore su 24, con una presenza da 2 a 5 infermieri per i turni notturni e un medico sempre reperibile, i Csm comportano una spesa di circa 11 milioni l?anno solo per gli infermieri, di circa 535mila per la reperibilità dei medici e di 1,8 milioni per gli straordinari notturni e festivi.
Ma, costi a parte, ciò che è peggio è che l?affidamento ai Centri di salute mentale delle urgenze complica moltissimo l?assistenza psichiatrica: «è come se una persona con un principio d?infarto venisse condotta, anziché in ospedale, in un ambulatorio cardiologico». «Come sarebbe possibile assisterla in mancanza di apparecchiature e personale idoneo a gestire le urgenze?», si domanda Russo.
Il ricorso al 118 per le rare emergenze psichiatriche notturne e festive assicurerebbe invece una migliore risposta agli utenti e comporterebbe un discreto risparmio. Per di più, il 30% degli infermieri, attualmente impiegati in turni notturni e festivi, potrebbero essere impiegati per l?apertura di nuove case famiglia o per l?assistenza domiciliare.
Dopo avere per anni segnalato questo stato di disagio alle autorità e ai sindacati senza ottenere risposte concrete, per la prima volta in Italia circa 400 tra psichiatri e numerosi infermieri dei Dipartimenti di salute mentale campani hanno intrapreso un?azione legale contro le Asl per le gravi carenze dei servizi psichiatrici. La richiesta è di arrivare a una regolamentazione del servizio di emergenza, oltre al riconoscimento dei propri diritti, obbligando così le Asl della Regione a mettere in atto quegli interventi urgenti in favore del miglioramento dell?assistenza psichiatrica pubblica.
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