Formazione

Perché denunciamo la Croce Rossa Italiana

Oggi un gruppo di disobbedienti ha fatto un’occupazione simbolica e non violenta all’ingresso della Croce Rossa di Torino: "Croce Rossa complice dei lager per migranti"

di Redazione

Comunicato Dopo un iniziale momento di tensione, causato dall?ingiustificato nervosismo di Polizia e Digos, è stato ottenuto un incontro con i dirigenti per avere informazioni sul funzionamento del centro di corso Brunelleschi e per chiedere al consiglio regionale dell?Organizzazione della Croce Rossa che disobbedisca alla legge Bossi-Fini rinunciando alla gestione del CPT. I dirigenti non hanno dato informazioni su cosa avviene realmente all?interno del centro, nonostante alcuni migranti riusciti ad uscire ci abbiano parlato di gravi episodi di violenza fisica e psicologica da parte della Polizia. I Centri di Permanenza Temporanea per migranti, istituiti nel 1998 attraverso la Legge Turco-Napolitano ed oggi presenti in numero crescente nel territorio italiano grazie all?escalation di repressione dichiarato negli intenti della nuova Legge Bossi-Fini, rappresentano una gravissima violazione dei diritti umani; la stessa possibilità di esistenza dei centri risulta garantita tra l?altro soltanto da una perdurante situazione di presunta ?eccezionalità? che ne ha permesso la realizzazione pressoché al di fuori di ogni verifica costituzionale. Sappiamo che i migranti rinchiusi all?interno dei centri non sono tutelati dalle leggi correnti, non godono dei normali diritti dei carcerati e, cosa più importante, non sono stati giudicati colpevoli di nessun reato che ne giustifichi la detenzione. Numerosi centri in Italia ed in particolare il Centro di Permanenza Temporanea di Torino, situato in c.so Brunelleschi, funzionano grazie alla presenza di militari armati con compiti di sorveglianza e al lavoro della Croce Rossa Italiana, in particolare del Corpo Militare della medesima. E? noto che la Croce Rossa Italiana aderisce al Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. La Conferenza Internazionale di questo organismo ha proclamato i famosi sette principi fondamentali che sono i seguenti: umanità, neutralità, imparzialità, indipendenza, volontariato, unità, universalità. E? del tutto evidente che, operando all?interno dei Centri di Permanenza Temporanea, la Croce Rossa Italiana si pone in uno stato di grave complicità con un sistema repressivo ed illegale, contravvenendo in modo sostanziale ai sette principi fondamentali. E? noto inoltre che all?interno dei centri sono trattenute persone ascrivibili ad etnie piuttosto definite, con ciò configurandosi una condizione giuridica speciale per determinate etnie, che tradotto significa leggi speciali o leggi razziali. Tanto basterebbe per contravvenire ai principi di neutralità ed imparzialità sbandierati nella carta dei principi. Se si aggiunge che all?interno dei centri avvengono significative violazioni dei diritti umani con segregazioni per paese di provenienza e che negli stessi centri le condizioni di vita dei reclusi sono caratterizzate da privazioni di ogni sorta e da gravi problemi di sovraffollamento, è d?obbligo concludere che la Croce Rossa Italiana non può in alcun modo considerare l?attività nei centri come intervento umanitario o di assistenza. Disobbedienti Torino


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