Mondo

Usa: sorpasso delle single sulle donne sposate

Single a quota 51%, nel 1950 erano il 5%. Riportiamo l'articolo del Corriere della Sera di oggi

di Gabriella Meroni

Per la prima volta nella storia, la maggioranza delle donne americane, il 51% nel 2005, probabilmente di più oggi, vive senza un marito. Nel 2000, la loro percentuale era del 49% e nel 1950 del 5%. Secondo i sociologi e i demografi, il trend è irreversibile: le nubili, le separate, le divorziate, le vedove, le conviventi con un compagno aumentano di anno in anno. «Il matrimonio?ha dichiarato Stephanie Coonts, direttrice del Consiglio della famiglia contemporanea?non è più l?istituzione che regola la vita degli americani. La maggioranza di questo 51% è stata sposata o si sposerà, quelle che sono o rimarranno nubili ammontano solo al 25%. Ma è ormai chiaro che la donna trascorrerà più di metà della sua vita di adulta fuori dal matrimonio». I dati del censimento del 2005, esaminati ieri dal New York Times, riservano alcune sorprese. Su 117 milioni di donne di oltre 15 anni, 63 milioni erano sposate ma di esse 3 milioni e 100 erano separate legalmente e 2 milioni e 400 mila non avevano più il consorte a casa per motivi diversi, dall?abbandono del tetto coniugale al servizio militare. Tra le nere, le donne che vivevano senza un marito erano il 70% e tra le bianche il 45%. La maggioranza degli uomini, al contrario, il 53%, restavano con la moglie, una disparità dovuta soprattutto al fatto che dopo il divorzio gli uomini americani si risposano prima e più delle donne. «Ma in America ? ha osservato Stephanie Coonts ? ci sono meno uomini che donne. Le donne stentano ad accasarsi una seconda volta». Il fenomeno è vistoso soprattutto tra i giovani. Dal 1950 al 2000 la percentuale delle donne sposate tra i 15 e i 24 anni è scesa dal 42% al 16%, e tra i 25 e i 34 anni dall?82% al 58%. William Frey, un demografo del Brookings institute, attribuisce il calo alla crescente emancipazione femminile. «Dagli Anni Sessanta ? afferma? sempre più donne rifiutano di dipendere da un marito o dal matrimonio e preferiscono convivere senza sposarsi. È questione di femminismo, di libertà, di carriera, forse anche delle esperienze matrimoniali negative dei figli del baby boom». Pamela Smock, una sociologa della Università del Michigan, è d?accordo: «Tutto è cambiato, dal costume sessuale all?abnegazione per la famiglia ». Il New York Times ha intervistato numerose donne che vivono senza un marito e non ne ha trovata una scontenta. Nel corso degli anni, la trentaduenne Emily Zuck, ha convissuto con due partner e se ne dice felice, anche se pensa di sposarsi «prima o poi». Sheila Jamison, 45 anni, diffida del matrimonio: «Quasi tutti i miei ex compagni che si sposarono negli Anni Ottanta hanno divorziato o sono separati». Per la sessantenne Carol Crenshaw, rimasta sola dopo 33 anni, la solitudine è un privilegio: «Per la prima volta in vita mia posso fare ciò che voglio». Secondo Linda Barth, 56 anni, direttrice di una rivista a Houston, «l?America non discrimina più tra donne sposate e donne nubili come me». A suo parere, lo dimostra anche il successo di divorziate come la scrittrice Patricia Cornwell o personalità con un compagno a distanza ?case separate?come Oprah Winfrey, la regina della tv, per tacere di Hollywood e del mondo della canzone. «Le case separate sono di moda anche per certi coniugi ? nota Linda Barth con ironia ? la moglie in una città, il marito in un’altra». Un clima che potrebbe spiegare perché la percentuale dei maschi celibi sia così alta in America, il 31%. Questo trend contro il matrimonio era stato anticipato da un altro dato: per la prima volta nel 2005, le coppie sposate con figli e mai separate né divorziate avevano rappresentato la minoranza nelle unità familiari americane, formate da coppie di fatto, nonni e nipoti e via di seguito. Un campanello d?allarme che oggi suona ancora più forte, stando all?amministrazione Bush. La Casa bianca individua nella crisi della famiglia un grave segno di decadenza e cerca di risolverla con incentivi anche fiscali al matrimonio, in particolare tra i neri. Un portavoce ieri ha osservato che la comunità più stabile e produttiva degli Stati uniti è quella asiatica, dove il 60% delle donne vive col marito: «Non è un caso ? ha ammonito ?. I figli hanno bisogno di stare col padre e la madre ». Ennio Caretto


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA