Salute

Avis per Amref: donare il sangue salva due vite

Rinnovato il progetto che ha l'obiettivo di vaccinare i bambini dei campi profughi di Kitgum e Pader in Nord Uganda

di Redazione

Le sezioni Avis comunali di Roma e Milano, insieme ad Amref Italia hanno presentato nelal giornata di oggi i primi risultati del rinnovo del progetto ?Oggi donare sangue con Avis salva due vite?, una campagna di sensibilizzazione verso la donazione del sangue che, lanciata a luglio 2003, ha l?obiettivo di portare soccorso ai bambini di alcune zone dell?Africa.

L?iniziativa, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Milano e dal Comune di Roma, consiste nel conteggio di mezzo euro da parte di Avis Comunale di Milano, Comunale di Roma, e delle Avis della provincia di Milano per ogni donazione di sangue effettuata entro il 30 settembre del 2007.
Il ricavato, raccolto dall’associazione dei donatori grazie al supporto di aziende sostenitrici – tra cui Esprinet in qualità di main sponsor dell?iniziativa -, che si fanno carico della copertura dei costi, sarà devoluto ad Amref che lo utilizzerà per vaccinare i bambini fino ai 5 anni dei campi profughi di Gulu, Kitgum e Pader, in Nord Uganda.
Testimonial della campagna Giobbe Covatta e l?attrice Cristiana Capotondi.

Lo spirito di Avis non è quello di chiedere contributi economici, ma piuttosto quello di decidersi a favore della donazione periodica di sangue, in cambio di un?enorme gratificazione: collaborare alla salvezza di due vite, un ammalato in città e un bambino nei campi profughi dell?Uganda.

Questa iniziativa di ?volontariato che genera volontariato? – come l?aveva definita il suo promotore Sergio Casartelli, -, ha consentito di effettuare ad oggi ben 260.334 vaccinazioni base salva-vita ai bambini dei campi profughi dei distretti interessati. «Il progetto promosso nel 2003 per il solo distretto di Gulu e rinnovato a Milano nel 2005 su richiesta dello stesso governo ugandese per i distretti di Kitgum e Pader, ha consentito agli operatori comunitari formati in loco da Amref di effettuare oltre un migliaio di missioni di vaccinazioni presso i campi profughi, durante le quali è stata condotta anche un?importante azione di monitoraggio delle condizioni sanitarie generali della popolazione infantile», ha spiegato Sergio Casartelli.

«Questa iniziativa» ha detto il direttore generale di Amref Italia, Francesco Aureli «è un meraviglioso binomio tra due delle più grandi organizzazioni non profit impegnate nel settore sanitario, ma in campi specifici diversi. Nell?agosto 2006 è stato firmato il cessate il fuoco tra le parti in lotta: è questo un momento delicato in cui non deve mancare l?assistenza sanitaria alle popolazioni colpite da quella che le Nazioni Unite nel 2004 hanno definito ?la peggiore crisi umanitaria del pianeta».


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