Formazione

Cernobyl, vent’anni dopo

Una manifestazione, libri, una conferenza internazionale e un nuovo monitoraggio sul livello di contaminazione del suolo: le iniziative di Legambiente.

di Redazione

Una manifestazione davanti alla centrale di Cernobyl, il 26 aprile, per ricordare a vent?anni di distanza il più grande disastro ambientale d?Europa. L?appuntamento è organizzato da Legambiente per richiamare l?attenzione sulla situazione tuttora difficile delle zone contaminate e sulla necessità di un intervento della comunità internazionale per la messa in sicurezza del reattore. Ma non è tutto qui il programma che l?associazione ambientalista propone per il ventennale della catastrofe nucleare. ?Vi ricordate Cernobyl?? è il titolo del libro edito da Infinito per Legambiente sulla storia e le conseguenze del più grave incidente nucleare civile della storia, in prossima uscita a marzo. Insieme, anche due libri fotografici, la mostra ?Dal nucleare alle rinnovabili?, la realizzazione di un video-documentario, una conferenza internazionale sul futuro delle fonti energetiche e un nuovo monitoraggio sul livello di contaminazione del suolo, dell?aria e dei cibi in due delle zone più contaminate della Bielorussia. E ancora: la proposta dello spettacolo teatrale ?Reportage Cernobyl? di Roberta Biagiarelli, co-prodotto da Legambiente, già portato all?attenzione del pubblico in diverse città italiane per proporre storie e testimonianze dei protagonisti dell?incidente nucleare del 1986. Legambiente da dodici anni è al fianco delle popolazioni russe, bielorusse e ucraine, organizzando i soggiorni terapeutici dei bambini in Italia, consegnando periodicamente medicinali e attrezzature sanitarie negli ospedali e attraverso progetti di cooperazione decentrata. La manifestazione del 26 aprile è l?occasione per ricordare all?opinione pubblica che la situazione delle zone contaminate è ancora difficile: milioni di persone abitano in aree dove sono presenti i radionuclidi fuoriusciti a seguito dell?incidente. Si assiste anzi a un ritorno massiccio nelle zone evacuate di famiglie che fuggono da difficili situazioni economiche e politiche o da zone con conflitti. Inoltre lo stato della centrale è ancora a rischio: secondo studi recenti la struttura del sarcofago che ricopre il reattore esploso durerà nella migliore delle ipotesi altri dieci anni, e ancora non è stato fatto niente per la sua messa in sicurezza. Tutte le tappe del caso Cernobyl e le principali conseguenze dell?incidente saranno ripercorse nelle pagine del libro ?Vi ricordate Cernobyl??, che ospiterà una riflessione sul futuro delle fonti energetiche e le testimonianze di coloro che hanno vissuto o vivono nelle zone contaminate. Sarà invece la conferenza internazionale di Roma organizzata in collaborazione con WWF e Greenpeace a fare il punto sulla situazione della centrale di Cernobyl, sulla diffusione delle fonti rinnovabili e sulle prospettive della produzione energetica mondiale. Un nuovo monitoraggio ambientale, realizzato in collaborazione con l?Arpa dell?Emilia Romagna, partirà in primavera per raccogliere nuovi dati e informazioni sui livelli di radioattività ancora presenti nel suolo, nell?aria e nel cibo in due delle regioni bielorusse tra le più colpite dal fall-out di venti anni fa.


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