Welfare

Ken Livingstone sospeso: offese giornalista ebreo

Il sindaco di Londra è stato colpito dalla dura sanzione disciplinare per aver apostrofato il giornalista definendolo "criminale di guerra tedesco".

di Redazione

Offese un giornalista di religione ebraica paragonandolo prima a un criminale di guerra tedesco e poi alla guardia di un campo di concentramento nazista: con questa accusa, il sindaco di Londra Ken Livingstone, e’ stato sospeso per quattro settimane a partire dal primo marzo dalle sue funzioni. La clamorosa decisione presa dalla commissione disciplinare che sovrintende alla condotta dei funzionari pubblici, ha provocato una dura reazione del primo cittadino, che ha parlato di ”colpo al cuore della democrazia”. La commissione disciplinare per i funzionari pubblici (Adjudication Panel for England) ha affermato che la frase rivolta nel febbraio 2005 a Oliver Finegold dell’Evening Standard fu ”inutilmente insensibile e offensiva”, e il sindaco la ribadi’, ”anche se Finegold gli aveva detto che era di religione ebraica, e che era stato offeso dalla sua affermazione” che lo paragonava a un nazista. Il sindaco si difese nell’alterco con il cronista, accusandolo di averlo ”atteso al varco” all’uscita di una festa in onore di un parlamentare gay, e affermando che il suo giornale, ”pieno di disgraziati e di fanatici pieni di pregiudizi”, aveva condotto una ”campagna d’odio” contro di lui per anni. Le frasi incriminate (e registrate da Finegold) furono ”che facevi prima, il criminale di guerra tedesco?” e poi ”hai mai lavorato come guardia di un campo di concentramento?”. Livingstone non era presente all’udienza odierna, nata da una protesta ufficiale del Jewish Board of Deputies, una delle principali associazioni ebraiche britanniche, che pero’ non aveva chiesto la sospensione. Per il sindaco, la decisione e’ ”un colpo al cuore della democrazia”, perche’ ”un politico eletto puo’ essere rimosso solo dagli elettori, o se ha violato la legge”. ”Tre membri di un organismo che nessuno ha mai eletto non dovrebbero essere in grado di capovolgere il voto di milioni di londinesi – ha affermato Livingstone in un comunicato – Mi e’ stato detto che questa decisione potrebbe essere oggetto di appello. Mi incontrero’ con i miei legali all’inizio della prossima settimana, poi faro’ sapere se intendo avvalermi del diritto di appello”. Non e’ chiaro chi assumera’ le funzioni del sindaco durante le settimane di sospensione. Il presidente della commissione, David Laverick, ha affermato che la decisione e’ stata presa perche’ ”Livingstone non ha capito che la sua condotta era inaccettabile” anche se ”non e’ una situazione in cui sarebbe appropriato sollevare dall’incarico il sindaco”. Ma l’atteggiamento intransigente di Livingstone, che si e’ rifiutato di scusarsi, è risultato essere ”una violazione del codice di condotta della Greater London Authority (che tutti i funzionari pubblici devono seguire)” e ha ”danneggiato la reputazione” della carica di sindaco.


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