Sostenibilità

Il gas non c’è, ma lo vediamo

Tubi di scappamento: sempre il gas in primo piano.

di Redazione

Tubo di scappamento. Sempre il gas in primo piano.Giustamente: quello dell?energia sarà un grande tema di politica economica e industriale nelle prossime settimane e nei prossimi anni. Si conosce tanto, quasi tutto. Solo un dato non viene citato da nessuno: l?Italia è un grande venditore di gas, piazziamo in Europa 21 miliardi di metri cubi all?anno. Per dare un?idea: dal famigerato gasdotto Tag, quello che viene dalla Siberia, passa dall?Ucraina e dall?Austria ed entra in Italia, ci arrivano 22 miliardi di metri cubi all?anno. Ma allora: ce l?abbiamo o non ce l?abbiamo? O sfugge da qualche tubo? Non c?è un problema di politica del gas? O la borsa o la vita. Con il gas è tornato in grande spolvero l?andamento dei titoli energetici in Borsa. Ma vanno fortissimo anche i bancari con il risiko che impazza e i titoli che volano. Mediobanca ha detto, proprio a metà febbraio, che quest?anno i risparmi sono pronti ad abbandonare i fondi di investimento per tornare a rischiare l?avventura della Borsa. Una buona notizia per la nostra economia. Consorte. L?ex amministratore delegato di Unipol rompe il silenzio con una lunga intervista a Repubblica: «Con l?acquisizione di Bnl, Unipol sarebbe diventato il terzo gruppo finanziario italiano. In una foresta pietrificata, in un mercato di capitalisti senza capitali mancava un nuovo soggetto nazionale. A sinistra non l?hanno capito».


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