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Cooperazione, proposta di legge dell’Ulivo

Prima firmataria Marina Sereni

di Redazione

Innovare una legge ferma al 1987, rilanciare la cooperazione allo sviluppo che, negli anni del governo di centrodestra, ha visto ridursi quasi allo zero l’entita’ degli stanziamenti (lo scorso anno sono stati lo 0,13% del Pil) con conseguente inadempienza dell’Italia rispetto agli impegni assunti nelle sedi internazionali. Per questo il gruppo dell’Ulivo della Camera, prima firmataria la vicepresidente Marina Sereni, ha depositato una proposta di legge che mira a ridefinire la cooperazione come componente qualificante della nostra politica estera. Tra i punti fondamentali della proposta, l’istituzione permanente di un viceministro alla cooperazione; la definizione di un programma triennale di interventi completato da aggiornamenti annuali, l’istituzione di un’Agenzia responsabile dell’attuazione dei programmi di cooperazione allo sviluppo. La proposta di legge prevede la valorizzazione di tutti i soggetti pubblici e privati (le Ong, le associazioni e i soggetti senza scopo di lucro, le universita’ e i centri di ricerca, le imprese, gli istituti bancari, le fondazioni, le regioni, gli enti locali?) della cooperazione sulla base del principio della sussidiarieta’ e la separazione di qualsiasi forma di cooperazione allo sviluppo da aspetti strettamente militari o economici.


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