Mondo

Cooperazione sanitaria, a quando infermieri brasiliani?

Scooperation/scoppia la pace tra Croce rossa ed Emergency...dopo che nell'estate c'era stato uno scontro piuttosto acceso sulle modalità della liberazione degli ostaggi italiani in Iraq

di Paolo Manzo

Medici ?made in Brasil? presto in corsia??? questa la domanda da porre al sottosegretario alla Salute, Domenico Zinzi, e al suo omologo brasiliano, José Agenor Alvares da Silva, che hanno firmato a Brasilia una dichiarazione d?intenti in campo sanitario. L?impegno è quello di consolidare la collaborazione nell?ambito dell?Alleanza degli ospedali italiani nel mondo, rappresentati in Brasile dall?ospedale italiano di Rio de Janeiro e dal Poliambulatorio Nossa Senhora Aparecida di Foz do Iguaçu. I settori in cui verrà stretta la collaborazione sono il teleconsulto medico, la formazione a distanza e l?ampliamento ?latu sensu? della cooperazione medica tra Brasile e Italia. Da Silva sarà a Roma nella prima metà di marzo per definire i dettagli del programma di collaborazione e per stipulare un apposito memorandum d?intesa tra Italia e Brasile su sanità e scienze mediche. Se son rose fioriranno e, soprattutto, chissà che in un futuro prossimo non arrivino in corsia – dopo quelli argentini e polacchi – anche gli infermieri brasiliani? Scoppia la pace tra Croce rossa ed Emergency?? dopo che nell?estate 2004 c?era stato uno scontro piuttosto acceso sulle modalità della liberazione degli ostaggi italiani in Iraq. La pace è stata sancita ufficialmente durante una tavola rotonda a Pesaro, sabato 19 febbraio, quando il presidente nazionale della Croce Rossa italiana, Massimo Barra, ha elogiato a più riprese Avio Giacovelli, giurista e delegato della presidente di Emergency, Teresa Sarti. Per Barra la «collaborazione fra le due associazioni negli interventi umanitari verso le fasce sociali con maggiore bisogno e nella cooperazione internazionale è fondamentale». Bene, bravi, bis. Estradate l?ex presidente boliviano?? questa la richiesta dei senatori diessini Esterino Montino, Nuccio Iovene, Gavino Angius, Marcello Basso, Massimo Bonavita, Mario Gasbarri e Aleandro Longhi che il 21 febbraio con una interrogazione parlamentare hanno chiesto l?estradizione di Gonzalo Sanchez De Lozada perché sia giudicato per i crimini commessi durante la sua presidenza. L?ex presidente boliviano, attualmente rifugiatosi a Miami in Florida, è accusato di aver ordinato alla polizia boliviana di sparare ad altezza uomo sui manifestanti durante la cosiddetta ?guerra del gas?, nel 2003. In quell?occasione furono uccise 67 persone.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA