Formazione

Scuola: in Umbria un’anagrafe anti-dispersione

In essa confluiranno i dati sui percorsi scolastici, formativi e in apprendistato dei singoli studenti, a partire dal primo anno della scuola primaria fino ai 18 anni d'eta'.

di Redazione

Lotta all’insuccesso e alla dispersione scolastica e migliore integrazione tra istruzione e formazione per l’inserimento sociale e professionale dei giovani. E’ il principale obiettivo dell’ ”anagrafe regionale degli studenti” che – ha annunciato l’assessore regionale all’istruzione Maria Prodi – nascera’ presto in Umbria grazie alla sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa tra i diversi soggetti interessati (Regione Umbria, Ufficio Scolastico Regionale, Province di Perugia e Terni e Agenzia Umbria Lavoro). ”Nell’anagrafe – ha aggiunto l’assessore – confluiranno i dati sui percorsi scolastici, formativi e in apprendistato dei singoli studenti, a partire dal primo anno della scuola primaria fino ai 18 anni d’eta’. Il sistema informatizzato, per la cui attivazione la Giunta regionale ha gia’ previsto un primo finanziamento di circa 115mila euro a valere sulle risorse messe a disposizione dal Ministero del lavoro, consentira’ di mettere in rete le informazioni sugli alunni provenienti da istituzioni scolastiche, Centri di formazione professionale e Agenzie formative che operano in Umbria. Si tratta di uno strumento fondamentale per avere il quadro della situazione complessiva e di ciascun studente, da un punto di vista scolastico e formativo”. ”Sara’ tra l’altro possibile rilevare la dispersione scolastica e quindi intervenire tempestivamente per favorire il reinserimento in percorsi formativi, con la presa in carico per un accompagnamento al lavoro. L’Anagrafe regionale – ha concluso Maria Prodi – andra’ tra l’altro a integrarsi con il sistema informativo gia’ esistente al Ministero della Pubblica Istruzione, i cui dati potranno essere utilizzati, non solo a fini puramente gestionali, come ad esempio per la formazione delle classi e degli organici, ma anche ai fini della programmazione scolastica”.


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