Leggi
Libertà religiosa: ecco il disegno di legge
Reazioni da parte di tutta l'opposizione contro le parole del ministro Ferrero. Al centro della polemica l'audizione di mons. Giuseppe Betori, ieri, in commissione Affari costituzionali della Camera
di Redazione

“Sono rimasto molto colpito negativamente dall’audizione della Cei sulla liberta’ religiosa”. E’ il pensiero di Paolo Ferrero, ministro della Solidarieta’ sociale, sull’audizione di mons. Giuseppe Betori ieri in commissione Affari costituzionali della Camera sulla legge riguardante la liberta’ religiosa e che trova l’appoggio del ministro. Incalzato dalla giornalista di Repubblica.it sull’argomento Ferrero ha aggiunto: “Siamo in una situazione regolamentata da una legge del 1929. Che non sia possibile fare una legge per altre confessioni e’ un fatto grave di integralismo oscurantista”.
Parole a cui sono seguite prese di posizioni da molti esponenti dell’opposizione. Fra le quali, quella di Carlo Giovanardi (Udc), che precisa, rivelando così uno dei probabili nodi del contendere: “Nel corso dell’audizione della consulta per l’Islam italiano ho raccolto l’appello appassionato di tante associazioni musulmane perche’ questa legge non leggittimi ne’ direttamente ne’ indirettamente l’introduzione in Italia di forme di umiliazione delle donne come quella della poligamia, cosi’ come sostenuto da associazioni fondamentaliste come l’Ucoii”.
Sulla questione della poligamia, tuttavia, lo stesso ministro si era già detto contrario in una recente intervista al settimanale Panorama. “Quindi non va cambiato nulla del testo di Spini e Boato?” aveva chiesto il giornalista, a cui ha risposto il ministro: “Forse, per evitare nuove polemiche pretestuose, andrà scritto esplicitamente che la poligamia è vietata. Per il resto va tutto bene.”
Per leggere direttamente il testo della proposta di Legge:
“Norme sulla libertà religiosa e abrogazione della legislazione sui culti ammessi” (134) promosso da Valdo Spini;
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.