Cultura

L’abbaglio del ‘Corrierone’

Sergio Romano parla dello 0,83% del Pil. Il senatore Silvestri lo corregge: sono il doppio

di Redazione

Spese militari, guerra aperta. Il <i>Corriere della Sera</i> di sabato 16 dicembre, attraverso la penna di Sergio Romano, sosteneva che la percentuale di quello specifico capitolo del bilancio dello Stato ammonta allo 0,83% del Pil. Una cifra vicinissima allo 0,84% trascritto nella nota aggiuntiva 2007 del ministero della Difesa.

Le cose, purtroppo, non stanno così. La Nato infatti calcola nell?1,8% la quota del Pil italiano a disposizione della Difesa. Una percentuale che il Sispri (l?istituto indipendente sulla pace di Stoccolma) stima al 2%, ha giustamente fatto presente in una replica a Romano, sempre dalle colonne di via Solferino, il senatore Giampaolo Silvestri. Come già aveva fatto Savino Pezzotta, l?esponente dei Verdi ha calcolato che rispetto ai 18.787,2 miliardi di euro del 2006, la Finanziaria 2007 porta il totale delle spese militari a 21.364,5 miliardi (+13,78%). Nota ancora Silvestri: «Allarmante è la spesa per i nuovi sistemi d?arma, che anche il governo Prodi sembra, in modo miope, voler incentivare: la portaerei Conte di Cavour, 10 nuove fregate e 121 caccia Eurofighter da soli rappresentano l?1% del nostro Pil».

L?ex ambasciatore Romano e il <i>Corsera</i> prendano nota.

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