Politica

Italiani cuori d’oro ma i politici non vi assomigliano

Dura la coordinatrice di Annan: "Da ex ministro sono molto stupita che nessuno abbia detto: sì, se mi votate l'italia manterrà i suoi impegni verso il Sud del mondo. Forse ingnorano l'argomento"

di Paolo Manzo

Ex ministro olandese per la Cooperazione allo sviluppo, responsabile Onu della campagna sugli Obiettivi del Millennio, Eveline Herfkens è stata ospite d?eccezione alla Sala conferenze della Camera. Qui, lunedì 13 febbraio, è stata presentata un?indagine commissionata alla società demoscopica Millward Brown dal Cini, il Coordinamento italiano dei network internazionali di cui sono membri ActionAid, Amref, Cbm, Save the Children, Terre des Hommes e WWF. E l?indagine ha dimostrato che gli italiani ritengono la lotta alla povertà nel mondo un obiettivo importante, anzi prioritario. Anche politicamente. Vita l?ha intervistata per fare il punto su questo, sui Millennium Goals e su come l?Italia stia contribuendo alla lotta per ridurre la povertà mondiale lanciata dall?Onu nel 2000, con la Dichiarazione del Millennio. Vita: Lei ha parlato di paradosso italiano sulla lotta alla povertà. La cito: «Avete cittadini da ?medaglia d?oro? e politici che non arrivano neanche in finale». In questo suo ultimo viaggio in Italia ha avuto modo di riascoltarli: che idea s?è fatta? Eveline Herfkens: Da ex politica continuo a essere molto stupita. Perché il sondaggio presentato alla Camera dal Cini sta chiaramente a significare che puoi solo guadagnare voti, e non perderne, se ti impegni affinché l?Italia rispetti i suoi impegni internazionali. Aumentando i progetti d?aiuto e migliorandone l?efficacia. Stupita che pochissimi tra quanti ho ascoltato abbiano detto: «Sì, punto senz?altro a raggiungere lo 0,51% entro il 2010. Se mi votate, l?Aiuto pubblico allo sviluppo aumenterà, rispetterò gli impegni e ogni anno ci sarà un incremento di budget per assicurare che l?Italia faccia la sua parte». Vita: Le sembra che i politici italiani non conoscano l?argomento? Herfkens: È proprio questo che mi ha sorpreso. Perciò spero che almeno afferrino il punto che in Italia si possono guadagnare voti, e non perderli, puntando sulla lotta alla povertà nel mondo. Vita: Ma non è triste che perché facciano qualcosa per gli otto milioni di persone che ogni anno muoiono di fame si debba portarli a un ragionamento utilitaristico, parlargli di ?guadagno di voti?? Dopo tutto si tratta di un impegno sottoscritto anche dall?Italia in sede Onu? Herfkens: Guardi, la vera leadership politica consiste nel fatto che i politici facciano la cosa giusta indipendentemente dai voti guadagnati. Questa è l?essenza dell?essere ?uomini di Stato? ma, se questa dote non è disponibile sul mercato, aiuta che ricevano il messaggio che se ?fanno la cosa giusta?, guadagnano voti. Vita: Una cosa su cui quasi tutti i partiti italiani sono d?accordo è la creazione di una ?figura?, magari un viceministro degli Esteri, che si occupi di cooperazione. Herfkens: Sarebbe il minimo. Siete l?unico paese donatore rilevante a non avere al governo un responsabile politico nel settore… Vita: Perché l?Italia è il paese che la invita più spesso? Herfkens: Ho l?impressione che da voi la mobilitazione della società civile sia maggiore che in qualsiasi altro paese ma che i governanti non abbiano colto l?importanza della questione. Ciò che spero accada nei prossimi mesi, durante la campagna elettorale, è che i vostri politici ?svoltino?. Non solo per il risultato di un sondaggio, ma perché le persone solleveranno il problema ai loro comizi e i giornalisti faranno loro domande, in modo che la lotta alla povertà diventi un tema di campagna elettorale. Vita: Ha letto la prima Enciclica di Benedetto XVI? Herfkens: Sì, parla di giustizia. Ed è impossibile parlare di giustizia se, tanto per cominciare, non si pensa al miliardo e 200mila persone che vive con meno di un dollaro al giorno. Io sono cattolica, e debbo dire che dar la massima priorità per sconfiggere la più grande ingiustizia con cui la nostra generazione deve confrontarsi, ovvero la povertà del terzo mondo, è totalmente in linea con l?insegnamento della Chiesa cattolica romana. Vita: Che importanza attribuisce all?Enciclica per la battaglia che conduce, signora Herfkens? Herfkens: È estremamente importante che il Pontefice sia intervenuto sul tema cardine della povertà nel mondo. In Italia, per esempio, il Giubileo è stata un?occasione fondamentale per la cancellazione del debito ai paesi poveri e la leadership del Vaticano su questo tema è di estrema importanza. I vostri vescovi, oltre un anno fa, avevano chiarito che il governo dovrebbe rispettare l?impegno dello 0,7% ma, visto che la cosa non ha avuto molta pubblicità, sarebbe bello che lo si ripetesse ?ad abundantiam?. Vita: Che consiglio dà ai mezzi di comunicazione affinché gli Obiettivi del Millennio entrino nell?agenda politica italiana? Herfkens: Scrivete e parlate il più spesso possibile del fatto che lo 0,7% è un impegno internazionale che il governo italiano ha assunto internazionalmente, un Patto scritto. Dite che l?Italia è il paese che dà di meno, non solo rispetto al resto dell?Unione europea ma nel resto del mondo, Stati Uniti compresi. Questo, la taccagneria universale del vostro Stato che contrasta con la generosità della vostra opinione pubblica, dovrebbe choccare gli italiani e far suonare la ?sveglia? affinché le cose cambino radicalmente. Vita: Che ne pensa del programma dell?Unione per la cooperazione internazionale? Herfkens: Che non menziona chiaramente gli aumenti annuali necessari per raggiungere gli impegni assunti dall?Italia. A Barcellona, a Monterrey, durante il Summit europeo di maggio? Vita: È riuscita a parlare con Berlusconi? Herfkens: No, purtroppo non c?è stato niente da fare.


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