Formazione
Questa top model è più che perfetta
Sono 15 ragazze, bellissime ma ognuna con un handicap. Sfileranno a Bologna indossando capi di grandi stilisti. Per sfatare luoghi comuni e aiutare un' associazione della città.
Rosana ha 29 anni, una bambina di nove ed è disabile. Da dieci anni vive in carrozzina, dopo un incidente stradale che, come ama sottolineare, l?ha resa ?indipendente?. «L?indipendenza», dice, «è una forma mentale. Prima ero prigioniera di imposizioni sociali fortissime, oggi so bene chi sono, cosa voglio e cosa fuggo». Rosana arriverà a Bologna da Barcellona, dove vive, per partecipare, la sera del 4 marzo, alla prima edizione di Fashion-able, sfilata nazionale con modelle disabili, ideata dall?associazione Accanto.
In abito da sera
Un evento annuale che, a ridosso della Giornata della donna, intende abbattere quella che probabilmente è la barriera più ostica per una persona disabile: non essere considerata interamente donna, capace di amare e di avere una vita di coppia.
Saranno 15 le modelle disabili, provenienti da Italia e Spagna, che sfileranno sulla passerella di Palazzo Isolani, splendida dimora storica nel cuore di piazza Santo Stefano, in una serata patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna; 15 giovani donne con handicap diversi, che indosseranno abiti da sera dei più famosi stilisti italiani.
Tra loro, anche due modelle professioniste, Maria Francesca Bernardini e Elisabetta Viaggi, finalista, qualche anno fa, di Miss Italia. E un?attrice, Lucia Daniele. Tutte e tre sorde dalla nascita, hanno saputo portare avanti con determinazione le loro passioni. Insieme a Viviana Rocchi, durante la sfilata reciteranno due poesie del poeta Davide Rondoni, in Lis, la lingua dei segni delle persone sorde, su uno sfondo scenografico esclusivo: capi di inestimabile valore della collezione privata di Cecilia Matteucci.
La giornata del 4 marzo sarà anticipata, venerdì 3, da una riflessione e un confronto su cosa significhi essere giovane, donna e disabile, in una società dove la bellezza, l?efficienza, la presenza sono importanti. Alle 17.30, nella Sala Zodiaco della Provincia di Bologna, l?assessora Simona Lembi aprirà i lavori con la proiezione del film Crisalidi, di Mirko Locatelli, un documento sulla percezione del corpo e sulla relazione con l?altro, tra adolescenti disabili e non. Seguirà il convegno La perfezione dell?amore: storie di donne, storie di handicap, storie di vita, coordinato da Giovanna Franci, docente dell?università di Bologna.
«Sono diventata disabile a 16 anni», racconta Caterina, 18 anni, «col classico incidente in motorino. Sono una bella ragazza e so di piacere, ma da quando sono paraplegica non ho più avuto un ragazzo. Sono spaventati, non sanno come rapportarsi. Finché si tratta di uscire in gruppo, bene, ma nessuno va oltre. Credo sia un pregiudizio, mi vedono come dimezzata. Ma io sono una donna completa e sono qui per affermarlo. Magari, cambiando l?idea della disabilità tra i giovani, il futuro sarà più facile per noi».
Il ricavato all?Aias
Il volontariato svolge un compito insostituibile nell?integrazione delle persone con handicap e ai volontari dell?Aias di Bologna sarà devoluto l?intero ricavato della vendita dei biglietti di Fashion-able: «Finanzieremo Esserci», spiega Enrica Pietra Lenzi, presidente dell?Aias di Bologna, «progetto di opportunità di tempo libero per persone disabili. Può sembrare meno importante di un intervento assistenziale, ma non è così. La vita di relazione è fondamentale almeno quanto la riabilitazione, ed è questo il messaggio che si vuole lanciare con la sfilata».
Silvana Mura, ex assessore al Commercio e turismo del Comune di Bologna, una delle prime che ha creduto nell?idea di una sfilata con modelle disabili, spiega così il senso dell?iniziativa: «La strada per una vera integrazione, per una parità di opportunità sta nella conoscenza. Per questo Fashion-able è un?iniziativa importante, perché le donne disabili parlano del loro essere donne e lo dimostrano, senza portavoce, in prima persona».
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