Famiglia

Minori, contro sfruttamento togliere patria podest

Le proposte del presidente dell'Osservatorio Sociale contro accattonaggio e abbandono

di Redazione

Contro l’abbandono e lo sfruttamento dei minori si cominci a togliere la patria potesta’ e si aprano inchieste. E’ l’appello lanciato da Luigi Camilloni, presidente dell’Osservatorio Sociale che ricorda come ”in Italia, secondo alcune stime sono oltre 20.000 i baby accattoni che circolano indisturbati nelle nostre citta’ e circa 50.000 i minori stranieri abbandonati. I bambini coinvolti nell’accattonaggio sono di tutte le eta’, a partire dai neonati in braccio ai genitori. Sono bambini provenienti quasi tutti da Paesi dell’Europa centro-orientale”. ”Oggi -sottolinea Camilloni- la situazione e’ diventata ancora piu’ grave ed insostenibile: i bambini vengono abbandonati, venduti, e molti finiscono nelle mani di organizzazioni mafiose che li impiegano in varie attivita’: accattonaggio, pedofilia, pornografia, traffico degli organi e la prostituzione. Un vero e proprio business: infatti i bambini sono considerati come prodotti a buon mercato. E la Romania, che dal 1° gennaio e’ entrata nell’Ue, rischia di diventare l’epicentro di queste reti criminali”. ”La legislazione europea -aggiunge- in seguito alla decisione-quadro del 19 luglio 2002 relativa alla lotta contro la tratta degli esseri umani, obbliga gli Stati a non far finta di niente. Mentre in Belgio incitare un bambino a chiedere l’elemosina costituisce un reato con fattore aggravante, punibile con 10 anni di prigione, in Italia non si riesce neanche a fare applicare la legge Prestigiacomo”.

”Purtroppo -sottolinea ancora il presidente dell’Osservatorio Sociale- questa e’ ormai diventata la schiavitu’ moderna: una schiavitu’ dove non si sa nemmeno se le persone che mendicano con i bambini sono davvero i loro genitori. Inoltre, le persone che utilizzano i bambini come esche per attirare l’attenzione, per il 90% sono a loro volta vittime, obbligati da terzi. In questa situazione – aggiunge Camilloni – non rimane che la strada della repressione, l’unica in grado di arginare il fenomeno, strappando i bambini dalle mani dei loro sfruttatori”. ”Eppure -ricorda- l’articolo 403 del nostro codice civile parla chiaro: ‘quando il minore e’ moralmente o materialmente abbandonato o e’ allevato in locali insalubri o pericolosi, la pubblica autorita’ lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione’. Forse -ribadisce Camilloni- e’ giunto il momento di portare avanti delle inchieste, di informare il pubblico e di cominciare a togliere le patria potesta”’.

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