Sostenibilità

2006: anno orribile per le bici sui treni

Le lamentele del presidente di Fiab Ruotalibera Bari

di Redazione

Il servizio di trasporto delle bicicletta sui treni al seguito del viaggiatore, inesistente sulle Ferrovie regionali pugliesi ad eccezione di Trenitalia, dovrebbe essere ritenuto un servizio essenziale, sia per il traffico pendolare che per quello turistico. Di fatto dovrebbe essere considerato una valida opportunità offerta per far diminuire la dipendenza dall’uso dell’auto privata, quindi il traffico veicolare, l’intasamento delle strade e i livelli di incidentalità. Ma evidentemente non è così.

In tutti questi anni il servizio, introdotto una ventina di anni fa a seguito di una campagna nazionale della Fiab per chiedere alle Ferrovie dello Stato di attivare il trasporto delle bici sui treni regionali, nazionali ed internazionali, anzichè migliorare è peggiorato.

In Puglia 15 anni fa esistevano 5 vetture “semipilota a piano ribassato” attrezzate con ganci per trasportare 25 bici ciascuna. Negli anni quei ganci sono stati “vandalizzati” e nessuno ha più pensato a rimetterli a posto. Una decina d’anni fa fu attrezzato anche un vagone postale con ganci porta bici. Ma subito dopo le Ferrovie dello Stato decisero a livello nazionale, di rottamare i carri postali vista l’eliminazione del servizio trasporto merci e posta.

Per trasportare la bici sui treni regionali bisogna acquistare un biglietto “supplemento bici” del costo di tre euro e mezzo con validità 24 ore da quando si “oblitera”. Di recente Trenitalia a livello nazionale ha accolto la richiesta delle associazioni Fiab, nei casi in cui la tratta è breve e quindi il biglietto del viaggiatore costa meno di tre euro e mezzo, di far acquistare per la bici un secondo biglietto dello stesso importo valido, però, una sola volta. Tale disposizione, tuttavia, stenta ancora ad essere ben conosciuta da tutti.

Quando di domenica Ruotalibera Bari effettua escursioni con la formula bici+treno, oltre a dover fare i conti con un minor numero di treni rispetto a quelli in servizio nei giorni feriali, deve fare anche le acrobazie per fare entrare le biciclette dei partecipanti in spazi inesistenti. Spesso, ma dopo anni di proteste e proposte, alla “comitiva” viene riservata l’intera carrozza, dove vengono stivati ciclisti e biciclette che quindi viaggiano accatastati come pacchi. Il peggio è quando capita il “Minuetto”, il nuovo convoglio ferroviario realizzato per chi non deve trasportare null’altro che non sia una “24 ore”. In questo caso l’unico spazio dove mettere qualche bici senza disturbare gli altri viaggiatori è la “toilette”; lo spazio riservato alle due ruote, infatti, consente solo il trasporto di due bici e per di più a discapito di posti a sedere. E’ evidente che le esigenze degli utenti con biciclette al seguito non sono una priorità di Trenitalia (nè delle altre Ferrovie regionali). Di tanto strombazzato impegno per il trasporto bici, ciò che ancora rimane è solo la disponibilità e la cortesia dei funzionari e del personale viaggiante, che si adoperano come meglio possono per superare i disagi; nel concreto, invece, resta il fatto che le associazioni di utenti come Ruotalibera Bari non sono mai state ritenute dal Gruppo FS un interlocutore con cui confrontarsi ufficialmente per rendere efficiente tale servizio. Che rientra, peraltro, a pieno titolo fra quelli, incentivati con congrui finanziamenti dalla Regione, per migliorare il trasporto regionale.

E all’estero? In Francia il trasporto sui treni regionali è molto diffuso oltre che gratuito ed è possibile anche su alcuni treni veloci (TGV). In Austria il 60% dei cicloturisti che percorrono la famosa ciclopista del Danubio vi accede in treno con bici al seguito. In Svizzera non solo ogni vagone ha uno spazio per il trasporto delle biciclette ma esistono carrozze riservate ed attrezzate totalmente per le biciclette. In tutti i paesi europei la movimentazione delle bici nelle stazioni è facilitata da scivoli lungo le scale o da ascensori in corrispondenza di ogni binario che consentono di caricare le bici e di poter prendere il proprio treno senza ulteriori disagi. In Germania il servizio treno+bici funziona su quasi tutti i treni regionali, costa 3 euro mentre è gratuito in Assia, Turingia e Amburgo; è inoltre attivo sul 60% dei treni a lungo percorso e sui treni notturni pur con prenotazione obbligatoria. Nelle stazioni tedesche, per di più, è possibile noleggiare una bici che può poi essere restituita in una qualsiasi altra stazione.
Da noi tutto questo è ancora un sogno!

Ma, poichè noi siamo interessati molto più al concreto, chiediamo che il 2007 sia un anno di svolta per le politiche del trasporto ferroviario e che le istituzioni si attivino efficacemente perchè ciò si verifichi.

Presidente “Fiab Ruotalibera Bari”
Ing. Roccaldo Tinelli


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA