Cultura

Pena di morte: moratoria dell’Italia all’Onu

La decisione del Governo e le prime reazioni

di Redazione

”Il presidente del Consiglio e il governo si impegnano ad avviare le procedure formali, coinvolgendo in primis i Paesi gia’ sottoscrittori della dichiarazione di dicembre, perche’ questa Assemblea Generale delle Nazioni Unite metta all’ordine del giorno la questione della moratoria universale sulla pena di morte”. Lo ha annunciato una nota di palazzo Chigi.

”L’impegno formale e concreto che il Governo italiano puo’ prendere e’ la presentazione della risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale dell’ONU in corso o in una sua sessione straordinaria da convocarsi in base agli articoli 8 e 9 delle regole di procedura dell’Assemblea stessa. A questo proposito, l’atto politicamente decisivo e’ l’avvio, in queste ore, da parte del Governo italiano della raccolta firme di cosponsor alla risoluzione stessa”. Si legge, a proposito dell’iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, giunto oggi al settimo giorno di sciopero della fame e della sete, in una dichiarazione dei dirigenti radicali Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini, Maria Antonietta Coscioni, Daniele Capezzone, Marco Cappato, Sergio Stanzani e Maurizio Turco.

”Credo di poter affermare che l’azione di Marco Pannella abbia dunque avuto un esito immediato, in quanto fondata su un altissimo valore di natura politica ed umanitaria”. Lo afferma ol sottosegretario Bobo Craxi che si dice ”lieto di aver dato un contributo, penso che Marco Pannella debba ora riprendersi il proprio diritto alla salute”.

”I Verdi sostengono le iniziative utili per contrastare la barbarie della pena capitale ed invitano il leader radicale Marco Pannella a sospendere lo sciopero della fame”. Lo afferma il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. ”Sarebbe utile – prosegue Bonelli – convocare una riunione dei parlamentari contrari alla pena capitale per definire un’azione comune contro la pena di morte nel mondo. La barbarie della pena capitale coinvolge ancora troppi Stati ed e’ un’inutile crudelta’. La mobilitazione del parlamento italiano puo’ essere un utile strumento per far dei passi avanti lungo la strada della civilta”’.

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