Cultura

Ex nunzio Ankara: non cadiamo nella trappola dei fanatici

A cinque giorni dall'uccisione di don Andrea Santoro a Trebisonda, lo afferma l'ex nunzio apostolico in Turchia (1985-1994), il cardinale Sergio Sebastiani presidente della Prefettura degli affari e

di Paolo Manzo

”Sono episodi preoccupanti ma non dobbiamo cadere nella trappola di chi manovra il fondamentalismo”. A cinque giorni dall’uccisione di don Andrea Santoro a Trebisonda, lo afferma al ‘Giornale’ l’ex nunzio apostolico in Turchia (1985-1994), il cardinale Sergio Sebastiani presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, rilevando che ”Le famose vignette sono state pubblicate cinque mesi fa. Ci sono voluti cinque mesi di meditazione -considera- prima che scoppiasse questa rivolta ad orologeria. Cio’ significa, credo, che c’e’ chi manovra, chi vuole che avvenga lo scontro di civilta”’. Il cardinale si dice favorevole ”da sempre” all’ingresso della Turchia nella Ue , pur spiegando che negli ultimi anni il clima ”certo sta mutando -dice- e i fatti accaduti lo dimostrano, anche se credo che non dobbiamo cadere nel tranello di chi manovra le proteste e le violenze, di chi sfrutta il sentimento religioso e il fanatismo per fini politici e strategici che nulla hanno a che fare con la religione. Mi sembra -avverte Sebastiani- che ci troviamo di fronte a una strumentalizzazione montata ad hoc a livello mondiale”. L’ex nunzio di Ankara aggiunge di temere che ”si tratti del terrorismo, che usa i fanatici fondamentalisti. Spero -prosegue- che i Paesi islamici se ne stiano rendendo conto e credo che quanto accade stia facendo riflettere i musulmani onesti e pacifici”.


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