Cultura

Roma: torna al Testaccio la festa di Altreconomia

Tutti i giorni, dall 10.00 alle 24.00 si alterneranno momenti di aggregazione a seminari e laboratori

di Gabriella Meroni

E iniziata ieri e prosegue fino al 23 dicembre all’ex mattatoio di Testaccio la Festa dell’Altraeconomia 2006, con stand informativi e di prodotti del commercio equo, del biologico, la finanza etica, il turismo responsabile, ma anche nuovi media, software libero, ecoartigianato, cooperazione, riuso e riciclo, energie alternative e consumo critico. Tutti i giorni, dall 10.00 alle 24.00 si alterneranno, inoltre, seminari e laboratori per approfondire alcuni temi dell’Altraeconomia.

Con i loro prodotti ”da mangiare, da vestire, da portare a casa con la consapevolezza di essersi portati a casa il rispetto dell’ambiente, il rispetto dei diritti del lavoro e una piu’ equa redistribuzione delle rendite” le associazioni dell’Altra economia romane, ricordano nell’invito come esista nella capitale come nel mondo ”una consapevolezza che il limite che esprime questa economia globalizzata su temi come il rispetto dell’ambiente e il rispetto dei diritti sul lavoro, puo’ e deve trovare una soluzione”. Esiste un’idea di economia ”che sempre piu’ si spinge alla ricerca del confine tra benessere individuale e giustizia sociale, tra il profitto e il bene comune – spiegano ancora -. Per questo sempre di piu’ l’esperienza dell’Altraeconomia riesce a diffondersi e dimostrarsi come un’alternativa praticabile e necessaria”. Necessaria ”non come forma di elemosina verso il Sud, non come forma di tampone agli squilibri dell’eco sistema, ma sempre piu’ come ridisegno della societa’ e dei principi di convivenza”. Un’economia ”che parla di rispetto delle diversita’ nel cibo e nei costumi, del rispetto della terra e dei prodotti, del rispetto dei diritti di chi lavora e di chi produce – concludono – delle tradizioni e della ricerca per un futuro fatto a favore e non contro la ricchezza umana”.


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