Famiglia

Un concorso per celebrare la Giornata delle persone disabili

E' indirizzato ai ragazzi tra i 10 e i 15 anni. Il disegno vincitore potrebbe diventare la cartolina ufficiale dell'Italia per l'Anno europeo. Tutte le info per partecipare

di Benedetta Verrini

La Commissione europea e il Forum europeo sulla disabilita’, per celebrare la Giornata europea delle persone disabili che ha luogo il 3 dicembre di ogni anno, stanno organizzando il concorso “Hai tra i 10 e i 15 anni? Come cambieresti il mondo perche’ sia a misura delle persone con disabilita’? Illustra il tuo progetto con un disegno”. Il termine ultimo per il ricevimento delle candidature e’ il 15 ottobre 2002.

Il disegno prescelto potrebbe diventare la cartolina ufficiale dell’Italia per l’Anno europeo (ed essere spedita in tutta l’Europa). In palio anche un viaggio a Bruxelles.

Tra le indicazioni per partecipare:
Le persone con disabilità devono essere trattate al pari di qualunque altro membro della società. Perché questo sia possibile:

1-Le persone con disabilità devono godere degli stessi diritti umani di cui godono tutte le altre persone. Devono poter lavorare, giocare, vivere come chiunque altro.
2-Le persone con disabilità vogliono essere trattate come tutte le altre persone, e non vogliono nessuna carità.
3-Le persone con disabilità devono poter decidere in prima persona della loro vita, e non vogliono che altri decidano al loro posto.
4-L’eliminazione delle barriere e della discriminazione è un vantaggio per tutti, non solo per le persone con disabilità.

Il disegno dovrà essere inviato a:
Concorso della Giornata europea delle persone disabili
22 rue de la Putterie
1000 Brussels
Belgium

Tel: +32 2 545 6574
Fax: +32 2 545 6869

Per ulteriori informazioni e per scaricare il modulo ufficiale:
www.eddp.org

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.