Cultura

Ma l’ospedale di Strada in Sudan è poco “sostenibile”

Scooperation - Farnesina n. 1 in burocrazia perché... Emergency, tutti ne parlano ma... Hamas batte cassa da Chávez... Il responsabile esteri dei Ds...

di Paolo Manzo

Farnesina n. 1 in burocrazia perché… ?da una nostra fonte bene informata, al 7 febbraio 2006, sono ben 40mila le pratiche aperte che vedono coinvolta la cooperazione internazionale e le nostre ong. Se consideriamo che le direttive di Bruxelles in tema di Aps (Aiuto pubblico allo sviluppo) hanno come priorità lo snellimento della burocrazia, come ha confermato il vicepresidente della Commissione Ue, Frattini nell?ultima intervista a Vita, e che il ministero degli Esteri italiano nella Finanziaria 2006 ha stanziato per la cooperazione internazionale 400 milioni di euro, il totale del rapporto Aps/pratiche dà 10mila euro. Da domani questo sarà il nostro indicatore per calcolare l?efficienza dell?Aps della Farnesina. Obiettivo? Arrivare entro il 2015 a un milione di euro a pratica! Emergency, tutti ne parlano ma… Vita aveva anticipato la notizia del nuovo ospedale in Sudan tre mesi fa, con un?intervista al fondatore dell?ong, Gino Strada. Ritardo biblico, dunque, ma come se non bastasse tutti i mass-media nostrani citano tra i finanziatori Monte dei Paschi di Siena, Provincia di Venezia, Regione Toscana e Telecom Progetto Italia, tacendo i 2 milioni e 970mila euro stanziati dal Comitato direzionale del ministero degli Esteri lo scorso ottobre. Nonostante la bontà dell?operazione di Emergency di costruire un polo d?eccellenza dove si possano operare al cuore i malati dei paesi dell?area (oltre al Sudan, Egitto, Ciad, Libia, Repubblica Centroafricana, Rdc, Kenya, Uganda, Etiopia ed Eritrea), restano alcuni dubbi. Primo: quante persone malate di tbc e/o diarrea si sarebbero potute salvare per ogni operazione di cuore aperto che assicurerà l?ospedale di Karthoum? Probabilmente qualche centinaia. Secondo: come potranno raggiungere la capitale del Sudan con un piccolo Antonov 72 paesi come il Ciad dove, da mesi, la situazione è – per usare un eufemismo – rovente? Infine, può dirsi ?sostenibile?, eticamente e finanziariamente, un progetto del genere o non rischia di essere la solita cattedrale nel deserto, in questo caso umanitaria? Hamas batte cassa da Chávez? ?dal momento che l?Unione europea ha chiuso i rubinetti verso le ong operanti in Palestina e che anche gli Usa sembrano restii a finanziare il partito che ha vinto le elezioni dello scorso 25 gennaio. Hamas ha infatti programmato nel mese di febbraio un viaggio in America Latina per cercare qualche paese disposto a finanziare i propri progetti socio-economici, in cambio di non meglio specificati ?vantaggi commerciali?. In pole position tra i presidenti disposti ad aiutare Hamas, proprio il leader bolivariano. Il responsabile esteri dei Ds? ?Luciano Vecchi, intervistato da Vita, su una cosa si è detto d?accordo con Gianfranco Fini. Oggetto di questa strana convergenza, almeno in periodo preelettorale, la proposta dell?attuale ministro degli Esteri di creare, dalla prossima legislatura, la figura di un viceministro ad hoc, con poteri reali ed esclusivi in materia di cooperazione internazionale. Se son rose, fioriranno.


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