Welfare

Un’ora del proprio lavoro per solidariet

Gevi, agenzia per il lavoro, ha organizzato per questo Natale un'iniziativa di solidarieta' a favore di 'Medici senza frontiere'

di Redazione

I suoi 2.300 dipendenti, fra interinali e interni, infatti, devolveranno l’equivalente in denaro di un’ora del proprio lavoro, mentre Gevi versera’ un contributo pari al totale raccolto tra tutti i dipendenti. I fondi raccolti dal progetto di solidarieta’ verranno impiegati da ‘Medici senza frontiere’ (premio Nobel per la Pace 1999) per prestare soccorso alle popolazioni povere, alle vittime delle catastrofi di origine naturale o umana, alle vittime di guerra senza discriminazione alcuna, sia essa razziale, religiosa, filosofica, politica. ”Tutti i nostri dipendenti -spiega l’amministratore unico di Gevi, Michele Amoroso- hanno accolto di buon grado l’iniziativa di solidarieta’ atta a portare soccorso a popolazioni che necessitano di cure perche’ sopraffatte da carestie e guerre. Esistono molti scenari di guerra poco conosciuti e concentrati principalmente in Africa. Visto che tantissimi nostri dipendenti (circa il 30% del totale) sono di origine africana, constatiamo una grande partecipazione proprio da parte di questi ultimi che, grazie a questa iniziativa, hanno l’opportunita’ di aiutare chi vive ancora in condizioni di disagio nei propri paesi di origine”. Negli anni passati, Gevi ha fornito un contributo a favore di Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), Unhcr (agenzia Onu per i rifugiati), Unicef e Fondazione San Zeno.


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