Formazione

Internet: Hot 114 lancia la sua sfida per la tutela dei bambini

Intervista al professor Ernesto Caffo, che ieri alla Cattolica ha fatto un bilancio dell'esperienza della linea di segnalazione e indicato le strategie per il futuro

di Benedetta Verrini

Un bambino su 3 naviga da solo in internet. Il 20% dichiara di aver incontrato almeno una volta un adulto in chat ?che ha dato fastidio?. Solo quest?anno, l?attività investigativa della Polizia Postale contro i fenomeni di pedopornografia in Rete ha portato a 337 denunce e 359 perquisizioni. E’ il bilancio emerso ieri al convegno di Telefono Azzurro sull?esperienza di Hot 114 (www.hot114.it), la hotline, in servizio 24ore su 24, a cui segnalare, anche in forma anonima, materiali pedopornografici, contenuti razzisti, siti violenti e tutto ciò che può essere pericoloso per bambini e adolescenti. «La Rete è entrata nella vita quotidiana dei minori in modo troppo pervasivo per poterla arrestare», commenta il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo. «Perciò siamo chiamati a una nuova sfida: un grande lavoro educativo sui minori stessi, perché la usino responsabilmente. E l?intervento in partnership di tutte le agenzie sociali e le istituzioni». La giornata, che si è svolta presso l’Università Cattolica di Milano, ha visto ospiti docenti, tecnici, magistrati ed esponenti dell’Unione Europea (Yolanda Arevalo – Project Officer Commissione Europea: le azioni di contrasto alla pedopornografia in ambito europeo e Paul Durrant, della hotline irlandese, che ha parlato dell’esperienza e la potenzialità della rete Inhope). Abbiamo intervistato il professor Ernesto Caffo per un bilancio dell’esperienza fatta finora e uno sguardo sul futuro: Cos’è internet per i nostri bambini oggi? Caffo: E’ un universo nuovo, ricchissimo e sconfinato. Sono migliaia gli stimoli che i nostri ragazzi possono avere dalla rete: dalla possibilità di scaricare musica e video, a quella di studiare, giocare, dialogare. Queste attività però spesso avvengono senza un controllo adeguato e consapevole degli adulti. I genitori, infatti, sono i primi a regalare ai loro figli straordinari strumenti tecnologici, senza avere però la piena consapevolezza che questi possono essere fonte di pericoli. Dai dati del 7° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza Telefono Azzurro – Eurispes, emerge che 1 bambino su 3 (7-11 anni) naviga da solo, più di 1 su 5 la sera e la notte. Il 20% dei bambini dichiara di aver incontrato almeno una volta un adulto in chat ?che ha dato fastidio? e solo il 18% di loro lo ha raccontato ai genitori. Il 75% degli adolescenti dichiara invece di aver stretto amicizia in chat e, rispetto al campione complessivo (12-19 anni), 1 su 3 ha incontrato dal vivo una persona conosciuta tramite Internet. Come intervenire? Caffo: Certamente gli interventi di contenimento o di proibizione non riescono a dare risultati. Bisogna lavorare sugli stessi adolescenti e bambini, per renderli protagonisti del rapporto con internet, in modo che siano i primi a ricooscere i pericoli, a parlarne e a denunciarli. Sono davvero troppi, e purtroppo in crescita, i fenomeni di adescamenti in rete o il dramma di minori che riconoscono la propria immagine diffusa su siti. La nostra sfida allora è quella di formarli, attraverso l’aiuto di adulti competenti, e di aiutare le stesse famiglie a sviluppare un atteggiamento responsabile e attento verso le nuove tecnologie. Qual è l’intervento cui sono chiamate istituzione e associazioni? Di recente il governo ha lanciato un allarme sui videofonini e i giochi virtuali… Caffo: Per governare il fenomeno bisogna costruire una rete di collaborazione, un grande network di tutte le agenzie del territorio, pronte ad affrontare il fenomeno in modo complessivo e a mettere in atto strategie di prevenzione. Anche transnazionali: Hot 114 aderisce al network INHOPE (Association of Internet Hotline Providers in Europe), la piattaforma internazionale contro la pedopornografia in Internet che riunisce le hotlines di venticinque Paesi. La scheda di Telefono Azzurro con i consigli per i genitori: 1. Fate voi esperienza diretta di navigazione in Internet per conoscerne le opportunità e i rischi. 2. Affiancate i vostri figli durante la navigazione in Internet. 3. Scrivete insieme ai vostri figli una “carta delle regole di comportamento in Rete? ed esponetela accanto al computer. 4.Dite ai vostri figli di non fornire dati personali: nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici. 5. Assicuratevi che vostro figlio sappia che le persone che incontra in Rete non sono sempre quelle che dicono di essere. 6. Ditegli di non accettare inviti o appuntamenti da estranei e di non inviare foto, prima di averne parlato con voi. 7. Collocate il computer in una stanza della casa a cui accedono tutti, piuttosto che nella camera dei ragazzi o in un ambiente isolato. 8. Utilizzate filtri di protezione: riconoscono alcune parole chiave (per esempio sesso, erotico, etc.), non consentendo l’accesso ai siti che le contengono. 9. Navigare in Rete è per un bambino o adolescente un?esperienza sempre nuova: fatti raccontare le sue scoperte. 10. Ricordate ai vostri figli che su Internet hanno diritti e doveri: il diritto di dire di NO quando ricevono richieste che li turbano e il dovere di rispettare gli altri navigatori. Per maggiori informazioni e approfondimenti consultare il sito: www.hot114.it


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