Non profit

Che ci facevo sul set con la Golino

Mi hanno chiesto di raccontare in cinque minuti la mia vita. Ho capito qual è la forza di Telethon: è la memoria del passato usata per costruire in meglio il futuro

di Franco Bomprezzi

Ho ritrovato i volti amici di tante maratone notturne vissute in anni difficili ed entusiasmanti cui affidare a Telethon la speranza di sconfiggere le distrofie e le altre malattie genetiche, una sfida umana oltre che culturale. Ero a Roma alla Rai per la presentazione alla stampa della diciassettesima edizione di Telethon in onda da venerdì 15 a domenica 17 dicembre. Mi hanno invitato anche perché presentavano un ?corto? prodotto da Rai Cinema con Valeria Golino e me, in veste di interprete del racconto della mia esistenza, iniziata 54 anni fa con una ventina di fratture. Mi sono emozionato perché in soli cinque minuti di fiction era sintetizzato il senso profondo di una vita sospesa tra gioia e dolore, tra amore e morte. Francamente ho capito in un istante qual è oggi la grande forza di Telethon. è la memoria del passato per costruire bene il futuro. Mai un?avventura ma sempre un percorso razionale e solido a sostegno della buona ricerca genetica. E in questo percorso l?umanità ha un significato preciso: dare valore e dignità alla vita umana anche quando è fragile. Questo non significa negare il senso della ricerca nata per sconfiggere la malattia. è solo vedere le due facce della medaglia. Ecco perché in Italia non ha sèguito il dibattito polemico che si è scatenato in Francia, dove larga parte del mondo cattolico si è scagliata contro il Telethon d?Oltralpe perché in quel Paese finanzia anche la ricerca che utilizza cellule embionali. Da noi il problema non si pone perché Telethon ha deciso di fermarsi al rispetto delle leggi ora in vigore in Italia. E i ricercatori, indipendentemente dalle loro convinzioni personali, si limitano, e con grande successo, ad utilizzare cellule staminali adulte. Telethon non divide le coscienze, ma si rivolge a tutti. E forse questo è un esempio che andrebbe seguito di più.


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