Non profit

Iscrizione al registro solo se conviene

Ho dato vita, quasi tre anni fa, a un’associazione di volontariato a sostegno delle famiglie in difficoltà...

di Lucia Boccacin

Ho dato vita, quasi tre anni fa, a un?associazione di volontariato a sostegno delle famiglie in difficoltà: poiché sono trascorsi due anni dall?inizio della nostra attività, pensavamo di chiedere l?iscrizione al registro regionale del volontariato, istituito ai sensi della legge 266/91. Tuttavia, all?interno dell?associazione, circolano pareri discordanti circa l?opportunità di tale iscrizione. Voi cosa ci consigliate?

Veronica Turrini, Catania

L?iscrizione al registro del volontariato è possibile per le organizzazioni che operano, come nel vostro caso, da almeno due anni e siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge (presenza di statuto, democraticità interna, ecc.). L?iscrizione al registro è secondo me un?opportunità interessante, se è considerata, nell?ambito delle organizzazioni di volontariato, uno strumento accanto agli altri per porsi in relazione con l?ente pubblico, per rinforzare la visibilità sociale dell?organizzazione, per ottenere eventuali finanziamenti, e così via. Al contrario, rischia di essere uno strumento invasivo se l?organizzazione, per conformarsi in tutto e per tutto a quanto previsto dalla legge, perde la propria peculiarità, la propria caratteristica originale. Occorre chiarire, inoltre, che le procedure burocratiche per l?iscrizione al registro possono essere onerose per una piccola organizzazione di volontariato, nella quale i volontari sono più inclini a offrire il loro tempo per attività immediatamente tangibili piuttosto che per predisporre documenti. Insomma, è meglio che l?organizzazione decida in tutta autonomia la propria struttura interna, le proprie attività, i propri contatti con l?esterno, le relazioni che vuole intrattenere con altre organizzazioni, istituzioni, ecc. Da questo punto di vista, i due anni di attività previsti dalla legge si rivelano un tempo adeguato. Infine, valutate se nell?ambito dell?organizzazione c?è qualcuno disposto a inoltrarsi nella inevitabile trafila burocratica prevista dalla normativa, senza tuttavia distogliere risorse ed energie preziose all?attività quotidiana e ai rapporti che questa comporta.

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