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Mo: 700 milioni di dollari spariti dalle casse dell’Anp

Lo rivela un rapporto della procura palestinese reso pubblico ieri. Due milioni di dollari della cooperazione italiana scomparsi nel nulla

di Joshua Massarenti

Un rapporto della procura palestinese rivela che “dalle casse dell’Autorità palestinese mancavano circa 700 milioni di dollari (580, 38 milioni di euro, ndr) “, una somma colossale “pari” all’intero deficit annuale dell’Anp (800 milioni di dollari) e all’aiuto internazionale (un miliardo di dollari).

NElla conferenza stampa rilasciata ieri, l’autore dell’inchiesta il procuratore generale palestinese Ahmed El-Meghani ha precisato di aver contabilizzato “una cinquantina di casi di corruzione amministrativa e finanziaria”. Dall’inchiesta sono stati arrestati 25 responsabili dell’amministrazione palestinese, mentre altri dieci sarebberofuggiti all’estero. Tra i casi di corruzione, Meghani ha citato una fabbrica fittizia di tubature per la quale le autorità amministrative palestinesi avrebbero anticipato quattro milioni di dollari. Altri due milioni di dollari giunti dall’Italia sotto forma di aiuti sarebbero spariti nel nulla.

Il procuratore ha poi sottolineato che il rapporto doveva essere pubblicato per il 20 dicembre scorso, ma a seguito delle pressioni fortissime esercitate dal Presidente dell’Anp Mahmoud Abbas, convinto che lo scandalo avrebbe favorito gli oppositori del Fatah, si era deciso di rimandare tutto alle calende greche.

Proprio Abbas si era impegnato durante la campagna elettorale di combattere la corruzione che stava rovinando la fiducia dei palestinesi nei confronti dell’Anp. Fu appunto la corruzione dilagante in seno all’autorità palestinese ad aver convinto gli elettori a orientare il loro voto su Hamas, il movimento islamico diventato negli ultimi anni il campione della lotta anti-corruzione agli occhi dei palestinesi. Per molti analisti, questa nuovo scandalo legato alla corruzione darà ragione a chi aveva pronosticato la débacle del partito fondato da Yasser Arafat.

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