Famiglia

Napoli: basta cure psicologiche all’asl per i minori

Manifestazione di protesta in corso davanti alla Regione

di Sara De Carli

È cominciata alle ore 10 a Napoli la manifestazione di psicoterapeuti, pazienti e loro famiglie, davanti alla sede della Regione Campania. Il motivo della protesta? La decisione della Regione di dimettere – entro il prossimo 31 dicembre 2006 – tutti i minori e le loro famiglie dal trattamento psicoterapico fino ad oggi erogato da psicologi psicoterapeuti nei Centri di Riabilitazione. La decisione era stata comunicata nei giorni scorsi, tramite una circolare inviata ai vari Distretti Sanitari, che ricadono nel territorio di competenza all?Asl Napoli 1. Da allora, è iniziata la battaglia dei professionisti aderenti al Coordinamento in lotta per la difesa delle psicoterapie. Gli psicoterapeuti hanno scritto una ”lettera aperta” alla Regione Campania, alla città, ai piccoli pazienti, di cui pubblichiamo uno strancio: ?La Regione e la Asl Napoli 1 hanno arbitrariamente staccato la spina alla psicoterapia, erogata fino ad oggi nei Centri di Riabilitazione convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, uccidendo il diritto alla salute di migliaia di minori e delle loro famiglie”. ?Le strutture preposte oltre a lasciare un vuoto istituzionale nella Sanita’ Pubblica, hanno evitato di affrontare la cronica carenza, all’interno delle Aziende Sanitarie, di psicologi psicoterapeuti deputati all’erogazione della psicoterapia territoriale ed ospedaliera”, scrivono nella lettera i professionisti. Il risultato di tale politica sanitaria è stato, da una parte, la creazione nelle Asl e nei Centri di Riabilitazione convenzionati, di un nuovo esercito di professionisti precari, con un livello di specializzazione elevatissimo. Dall’altra quello di non tutelare il diritto alla salute psicologica di migliaia di utenti. La nostra utenza, nello specifico – spiegano – e’ costituita da minori e dalle loro famiglie che non possono, per competenza sanitaria, afferire ne alle Unita’ Operative di Salute Mentale ne’ alla Psichiatria, ma hanno diritto ad accedere alle Unita’ Operative Materno Infantile e alle Unita’ Operative di Psicologia Clinica”.


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