Welfare

Associazioni di gay “consultant” all’ONU

La decisione l'11 dicembre: prima di loro c'era solo un'associazione australiana, il COAL.

di Sara De Carli

Il Comitato Economico e Sociale dell’ONU nella seduta dell’11 dicembre ha conferito lo status di “membri consultivi” a tre associazioni di gay, lesbiche e transgender. Si tratta dell’ILGA Europe (International lesbian and gay association), e delle associazioni nazionali lesbiche e gay della Germania e della Danimarca. Lo status di “consultant” consente alle ong di partecipare ad alcuni lavori dell’ONU, anche con diritto di parola. La seduta di lunedì era la quarta, nel 2006, in cui si discuteva dell’ingresso di queste associazioni: fin’ora la proposta era stata bocciata dagli Usa e da alcune commissioni. “Alcuni Paesi temono che utilizzeremo il nostro status come diritto di veto per ricattare l’Onu sui temi che ci stanno a cuore, per ottenere alcuni diritti speciali”, ha detto Rosanna Flamer Caldera. co segretaria generale di ILGA Europe. “Ma non è una questione di diritti speciali: è la questione basilare di non essere discriminati per quello che siamo. Questa apertura dell’ONU è un primo passo: l’Onu riconosce che esistiamo, che ci associamo, e che partecipiamo al lavoro dell?ONU contro le violazioni di diritti umani ancora diffuse nel mondo”.


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