Cultura

La curiosità come bussola. Ecco la guida sostenibile

I consigli di un pioniere del turismo rispettoso di ambiente e culture, che si è inventato un mestiere che prima non c’era...

di Carlotta Jesi

Scordatevi di vederlo stampato su un diploma di laurea, su un biglietto da visita o sulla porta d?ingresso di un ordine professionale. Il mestiere di guida turistica sostenibile ufficialmente non esiste. In pratica, però, sì: è pagato tra i 180 e i 200 euro al giorno, ti porta in giro per i cinque continenti almeno 9 mesi l?anno ed è uno dei mestieri meno noiosi al mondo. Parola di Silvano Moroni, guida turistica sostenibile di 49 anni, di cui la metà trascorsi ad esplorare il pianeta, dalla Nuova Guinea alle Ande, dal Parco del Ticino all?Etiopia dove, due anni fa, ha guidato il primo trekking solidale italiano organizzato dalla charity ActionAid Italia e dal tour operator Il Tucano. Studium: Come è diventato guida sostenibile? Silvano Moroni: Questo mestiere io ho dovuto inventarmelo. A 25 anni, con uno zaino, un paio di scarponi e la certezza che medicina, la materia in cui mi ero laureato e in cui mi stavo specializzando, non era la mia vita. Per i viaggi avventurosi non c?era pubblico, allora. E, tanto meno, si parlava di sostenibilità. Io l?ho scoperta in montagna: ho cominciato a viaggiare come trekker e alpinista, accorgendomi che, oltre alle rocce, esistevano la gente e l?ambiente. Sostenibilità oggi, per me significa salvaguardia del territorio, delle sue risorse naturali e, al tempo stesso, dei popoli che lo abitano, della loro storia e delle loro tradizioni culturali. Più che un tipo di lavoro, è l?approccio con cui si decide di affrontarlo. Anche oggi, non c?è una scuola che prepara a fare esattamente questo mestiere. Esistono facoltà universitarie – da Scienze ambientali e Scienze economiche ad Architettura e turismo – che ti danno una cultura generale e master per approfondirla, ma quello che davvero fa la differenza è la curiosità. La voglia, e la grinta, di sapersi spingere sempre un po? più in là. È una qualità importante, anche se non l?unica. Studium: Quali sono le altre? Moroni: Conoscere le lingue. Non dico ogni singolo dialetto africano, ma inglese, francese e spagnolo sono fondamentali. E poi avere passione. Senza passione non si riesce a sopportare un lavoro che, quando impegna, lo fa per 24 ore al giorno e chiamandoti a saper prendere decisioni importanti in poco tempo. Un lavoro che riesce a fare bene chi sa comunicare, oltre che viaggiare, e chi ha buone doti di imprenditorialità. Studium: Imprenditoralità? Moroni: Quella che serve per andarsi a cercare sempre nuove zone da esplorare sul planisfero del mondo ma anche sempre nuovi settori di intervento. Accanto all?attività di guida in senso stretto, che svolgo principalmente per il tour operator Il Tucano, ho uno studio che si occupa di salvaguardia dell?ambiente preparando piani territoriali di coordinamento per Comuni e Regioni e piani regolatori ad alto impatto sociale. Il viaggio all?altro capo del mondo non è l?unica dimensione in cui è possibile lavorare sulla sostenibilità turistica. Studium: Che opportunità di lavoro esistono in Italia per una guida turistica sostenibile? Moroni: La figura che più si avvicina a una guida turistica sostenibile, ufficialmente riconosciuta da quasi tutte le Regioni italiane, è quella della guida ambientale ed escursionistica. Quindi sono proprio le Regioni, che offrono corsi di formazione per guide e rilasciano patentini per svolgere la professione, i primi enti presso cui cercare un lavoro. Poi ci sono i parchi, spesso snobbati dai ragazzi perché ritenuti destinazioni poco esotiche: anche loro offrono corsi di formazione dedicati alle aspiranti guide e occasioni per lavorare sulla sostenibilità a 360 gradi. Per chi, poi, ama viaggiare ma non vuole o non può permettersi di farlo per nove mesi l?anno, un?altra interessante opportunità di impiego è offerta dai bandi di enti pubblici, dalle Province italiane all?Unione europea, per progetti sul turismo sostenibile e sulla comunicazione turistica.Il consiglio più utile che posso dare a chi studia questa materia è di considerare la sostenibilità a 360 gradi e di essere creativi nel modo di affrontarla. Studium: Che consigli darebbe, invece, a chi è sicuro di poter affrontare una vita da nomade in giro per il mondo? Moroni: Siate un po? psicologi, cercate di capire le difficoltà mentali, oltre che fisiche, del gruppo che state guidando in un paese straniero. Ed assicuratevi di avere un punto fisso di riferimento, qualcuno da cui tornare, a cui raccontare e con cui confrontarsi: il mio, sono mia moglie e mia figlia che oggi ha 17 anni.


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