Mondo

Ong e istituzioni, storie di relazioni difficili

Tesi: il lavoro di Micol Maggiolini. Sotto la lente il rapporto tra ong e gli organismi internazionali dell'Onu. I poli opposti? Amnesty International ed Emergency

di Carmen Morrone

Fin dal liceo (il classico Cesare Beccaria di Milano) Micol Maggiolini ha preso la decisione di lavorare nella cooperazione allo sviluppo. Da qui la scelta studiata e ponderata di un preciso percorso formativo. A cominciare dalla laurea in Scienze internazionali e diplomatiche alla facoltà di Scienze politiche dell?università di Torino. Il percorso prosegue ora con il master in Economia civile e del non profit dell?università Bicocca di Milano. Come tesi di laurea Micol ha scelto di svolgere una ricerca nel mondo della cooperazione. «Ero partita», racconta, «dall?idea di poter classificare le organizzazioni non governative in base alla loro modalità d?intervento. Iniziando a raccogliere materiale e a sentire testimoni e operatori della cooperazione, ho scoperto che non era possibile. Così la mia tesi ha cambiato direzione e ha puntato l?attenzione sul tema del contrasto e della cooperazione tra ong e organizzazioni internazionali». Micol Maggiolini ha condotto un?analisi delle relazioni basandosi sulle fonti normative, rispetto alle quali fa subito una precisazione: «Trattati, convenzioni storiche devono essere letti sulla base del contesto attuale e ciò richiede una visione non solo giuridica ma anche storica, politica e sociale del panorama internazionale». Sei i capitoli della tesi curata dai professori Roberto Rivello e Marco Revelli dell?università di Torino: 1- Le ong come soggetti della società civile internazionale; 2 – Definizione giuridica delle ong in Italia; 3 – La convenzione europea sul riconoscimento della personalità giuridica delle ong; 4 – Le ong nel sistema delle Nazioni Unite; 5 – Le relazioni fra Organizzazione mondiale del commercio e ong; 6 – Il coinvolgimento delle ong nelle attività delle istituzioni e delle organizzazioni. «Ho analizzato la presenza delle ong all?interno del sistema delle Nazioni Unite in particolare rispetto a Ilo, Unesco, Oms, Fao, Banca mondiale, Fmi. Per esemplificare la diversità degli atteggiamenti delle ong nei confronti dei rapporti con le organizzazioni internazionali, ho confrontato due opposte posizioni: Amnesty international, particolarmente attiva all?interno delle organizzazioni internazionali, ed Emergency, notoriamente non interessata a un coinvolgimento». Nella ricerca è emersa una particolarità tutta italiana. «Nel nostro ordinamento legislativo la definizione di organizzazione non governativa risulta limitativa rispetto al panorama internazionale. E quindi ciò rappresenta una difficoltà nello svolgere paragoni con altre nazioni. Tuttavia a livello europeo le ong degli Stati membri godono dello stesso riconoscimento. E questo è utile per dare una visione unitaria e facilitare interventi congiunti nei paesi in via di sviluppo», racconta la neolaureata. Alla fine del lavoro, per riprendere il titolo della tesi, emerge che c?è più contrasto o cooperazione tra ong e istituzioni internazionali? «Ritengo che ci sono diverse istituzioni che stanno includendo nelle loro attività le ong, in virtù del Rapporto Cardoso», afferma la Maggiolini e conclude: «Tuttavia protocolli, intese e forum con la mobilitazione della società civile fanno davvero poco se poi le istituzioni nella operatività pratica si mantengono distanti e dimostrano di non dare credito alle istanze delle organizzazioni non governative».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA