Non profit

E sul fronte 8 per mille il governo spiega il riparto

Indipendente (e non alternativo) al 5 per mille rimane, nella denuncia dei redditi, anche l’8 per mille, la quota dell’ammontare del prelievo fiscale distribuita tra sette alternative...

di Benedetta Verrini

Indipendente (e non alternativo) al 5 per mille rimane, nella denuncia dei redditi, anche l?8 per mille, la quota dell?ammontare del prelievo fiscale distribuita tra sette alternative: lo Stato, la Chiesa cattolica e altre cinque confessioni religiose.
Proprio per quanto riguarda la parte statale dell?8 per mille, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (n. 19 del 24 gennaio 2006) una circolare che, dopo le polemiche dell?anno scorso (legate al fatto che una consistente percentuale della quota statale era andata a finanziare il comparto sicurezza, lasciando appena 20 milioni di euro su 100 a disposizione di interventi sociali) chiarisce le priorità di riparto della quota dell?8per mille Irpef devoluta alla diretta gestione statale.

Gli interventi ?straordinari? ammessi al riparto sono, in particolare, quelli legati alla fame del mondo, alle calamità naturali, all?assistenza ai rifugiati (sia coloro a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato sia coloro che ne hanno fatto richiesta e si trovano privi di mezzi di sussistenza), la conservazione di beni culturali. Potranno accedere al riparto dell?8 per mille di competenza statale le pubbliche amministrazioni, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati. è escluso il fine di lucro. Le domande devono pervenire entro il 15 marzo di ogni anno: seguono un?istruttoria e una bozza di riparto. Il decreto di riparto viene pubblicato entro il 30 novembre.

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