Mondo

Norfolk: da 150 anni senza omicidi

Il record interrotto quattro anni fa. Ieri l'arresto del presunto colpevole

di Carmen Morrone

Un uomo e’ stato arrestato in Nuova Zelanda, dopo quasi quattro anni di indagini, per l’omicidio di eccezionale violenza di una giovane, il primo in quasi 150 anni nell’isola australiana di Norfolk nel Pacifico. L’ex colonia penale britannica, 1660 km a nordest di Sydney, e’ abitata da discendenti dei marinai del Bounty, che vi approdarono nel 1856 quando si era rivelato troppo angusto lo scoglio di Pitcairn, dove si erano rifugiati con le loro donne polinesiane dopo l’ammutinamento contro il feroce comandante William Bligh. Glenn Peter McNeil di 28 anni e’ stato arrestato ieri sera -in base a prove del Dna -ed e’ comparso oggi in tribunale, dove la polizia australiana ha chiesto l’estradizione a Norfolk Island. Li’ dovra’ rispondere dell’omicidio di Janelle Patton, di 29 anni, in una frenetica aggressione in cui la giovane subi’ un totale di 64 lesioni fra coltellate e fratture, la domenica di Pasqua del 31 marzo del 2002. Il corpo era stato poi avvolto in un telo di plastica nera ed abbandonato in un parco da picnic. Sembra cosi’ avviarsi a soluzione il mistero del brutale omicidio nella piccola isola-paradiso di appena 1800 abitanti, che si conoscono tutti fra loro. E che avevano sempre affermato che il delitto non poteva essere stato perpetrato da uno di loro. La giovane era giunta di recente da Sydney dove aveva lavorato come cameriera, ed era rimasta estranea alla popolazione dell’isola. Anche McNeil era un residente temporaneo dell’Isola, dove lavorava come cuoco, e l’aveva lasciata pochi mesi dopo l’omicidio.


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