Mondo

Costa D’Avorio: fallita la mediazione

Il Paese africano sta andando verso la guerra civile

di Emanuela Citterio

E’ fallita ieri la mediazione fra governo e i ribelli del sedicente ?Movimento patriottico della Costa d?Avorio?. La Comunità economica dell?Africa Occidentale (Ecowas) nei giorni scorsi aveva preparato un accordo per il cessate il fuoco fra le due parti, ma domenica il ministro degli esteri del Togo, Koffi Panou, che faceva parte del gruppo di contatto per la mediazione, ha annunciato che la firma da parte del governo ivoriano non ci sarà. In base anche a dichiarazioni fatte venerdì alla televisione nazionale dal presidente dell?assemblea ivoriana Mamadou Koulibaly, il governo non ha ritenuto di concedere ai ribelli il riconoscimento politico implicito nella firma di un accordo comune e si è invece preparato a “colpire”. Fonti dell’agenzia Misna riferiscono che contemporaneamente alla notizia della mancata firma, sarebbero riprese sparatorie nelle zone tenute dai ribelli, essenzialmente nel nord musulmano. Cominciata il 19 settembre scorso, l?insurrezione avrebbe avuto come principali protagonisti alcune centinaia di militari assunti dal generale golpista Robert Guei, ucciso all?inizio dei disordini. Oltre a Guei, i militari ribelli hanno ucciso anche il ministro degli interni, Emile Boga Doudou, che con nove leggi presentate all?assemblea nazionale stava attuando un vasto e serio programma di riforme tendenti a rafforzare la coesione nazionale e a dare una nuova base legislativa alla democrazia ivoriana. A causa della rivolta e il tentativo di colpo di stato da parte dei militari hanno perso la vita già 300 persone.

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