Mondo
Kenia: Nairobi rifiuta 42 tn di aiuti. Erano cibo per cani
L'azienda neozelandese ha precisato che la polvere in partenza per il Kenya rappresenta un ''pasto altamente energetico e sostenibile''
di Paul Ricard
Il governo del Kenya, per bocca del suo portavoce ufficiale Alfred Mutua, ha rifiutato l’offerta di 42 tonnellate di ”polvere altamente nutriente” utilizzata nella produzione di biscotti per cani che un’azienda neozelandese vuole inviare nel Paese africano per i bambini delle aree maggiormente colpite dalla siccita’ e dalla carestia che sta minacciando milioni di persone in almeno 7 paesi dell’Africa orientale. ”I bambini kenyoti non sono ancora in una situazione di scarsita’ di cibo tale da giustificare il fatto che debbano mangiare quello per cani”, ha affermato Mutua, il quale ha comunque detto di apprezzare la volonta’ di aiutare il paese a contrastare la fame, ma che tale assistenza deve avvenire in conformita’ con gli standard dell’Ufficio per l’alimentazione del Paese. Scrive la Misna che l’azienda neozelandese ribadisce la bonta’ della propria iniziativa, precisando che la polvere in partenza per il Kenya (la spedizione era prevista a marzo) rappresenta un ”pasto altamente energetico e sostenibile” contenente carne liofilizzata (manzo, maiale, pollo), frutti di mare, aglio, uova e cereali interi e dal ”sapore gustoso”, come ha precisato in una trasmissione televisiva la fondatrice dell’azienda, che afferma di consumare personalmente ogni giorno il composto. Il direttore del servizio medico dell’ufficio alimentare di Nairobi, intervistato da uno dei principali giornali del paese ‘The Nation’ (che dedica l’apertura della prima pagina di oggi a questa vicenda), precisa che ”in nessun modo il ministero autorizzera’ che una polvere per cani venga utilizzata per consumo umano”.
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