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Aviaria: due focolai in Crimea

Due nuovi focolai di influenza aviaria sono stati scoperti nella penisola della Crimea, a sud dell'Ucraina, già colpita dall'epidemia

di Redazione

Lo hanno annunciato le autorità locali. Circa 140 uccelli selvatici morti di influenza aviaria sono stati scoperti nella città di Alushta, a sud della Crimea, ha annunciato la municipalità, citato dall’agenzia Interfax. Inoltre, la presenza del virus dell’influenza aviaria è stata confermata anche su alcune anatre morte nel villaggio di Tsvetoshnoe, nel sud-est della penisola, secondo il ministero delle Situazioni d’emergenza, sempre citato dall’agenzia. Le autorità non hanno precisato se la morte degli uccelli è dovuta al virus H5N1, potenzialmente mortale per l’uomo, ma hanno avviato una serie di esami medici nel villaggio interessato. La presenza del virus H5N1 in Crimea era stata confermata per la prima volta nel dicembre 2005, nel nord est della penisola, nei pressi di un santuario di immigrazione di uccelli selvatici. Decine di migliaia di volatili sono stati abbattuti nella regione dalla comparsa della malattia a inizio dicembre. Il ministro della Sanità ucraino ha dichiarato oggi che la immigrazione primaverile degli uccelli selvatici potrebbe provocare una pandemia di influenza aviaria. Il virus H5N1 ha ucciso circa 80 persone da quando è riapparso nel 2003, di cui quattro queste ultime settimane nell’est della Turchia, in una regione situato dall’altra parte del Mar Nero rispetto alla Crimea. Il quarto decesso registrato in Turchia orientale, quello di un bambino di 11 anni, è avvenuto mercoledì scorso. Il governo iracheno ha invece annunciato ieri, lunedì, il suo primo decesso dovuto al virus altamente patogeno H5N1 dell’influenza aviaria


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