Cultura
Una Rias in Sicilia
E' la rete per le emergenze infarto e sarà a Palermo, Messina, Catania. Attiva da maggio
La Regione Siciliana, tramite l’assessore alla Sanità Giovanni Pistorio, ha presentato oggi il progetto che mira a far giungere in tempi brevi nei centri ospedalieri l’infartuato per le opportune cure e per limitare al minimo i danni permanenti. Il 25% degli infartuati infatti non arrivano neanche in ospedale per le cure. Ogni anno in Sicilia si registrano 16.000 casi di infarto acuto. Una dato – evidenziano dall’assessorato siciliano alla Sanità – che è assolutamente in linea con quello nazionale ed Europeo. Il progetto si basa sulla realizzazione di una rete di intervento che possa diagnosticare con immediatezza l’infarto acuto sin dal primo soccorso così da poter predisporre un sistema codificato attraverso la telecardiologia che collegherà le centrali del 118, gli ospedali e gli ambulatori. Il sistema sarà operativo da maggio. “Il piano – annuncia Pistorio – è ancora in fase sperimentale. I centri del Rias saranno inizialmente le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina, ma se il sistema darà risposte soddisfacenti verrà esteso a tutta la regione”. I centri individuati dal progetto inizialmente saranno a Palermo, Catania e Messina. Nel capoluogo siciliano i noscomi sono tre: il “Cervello”, il “Civico” e “Villa Sofia”, a Catania sono stati individuati il “Ferrarotto” e il “Cannizzaro” e a Messina l’ospedale “Papardo”. Gli ospedali del programma ‘Rias’ dovranno essere dotati di emodinamiche, in modo che gli operatori del 118 possano avviare un elettrocardiogramma già in ambulanza e grazie al sistema di telecardiologia trasmettere direttamente al centro di riferimento i dati sanitari rilevati. Il progetto Rias prevede anche una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica.
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