Formazione

La sindrome di Pinocchio c’è e si vede

La risonanza magnetica rivela modificazioni nel cervello quando si mente

di Carmen Morrone

Un gruppo di ricercatori americani ha infatti scoperto l’area della ‘sindrome di Pinocchio’: la parte del cervello che si ‘accende’ quando qualcuno dice una bugia. Il tutto guardando direttamente nella testa di chi le ‘spara grosse’, grazie alla risonanza magnetica. Questo esame, dunque, in futuro potrebbe mandare in pensione la vecchia macchina della verita’. Gli studiosi del Temple University Hospital di Filadelfia hanno usato la risonanza magnetica per vedere cosa accadeva nella testa di persone che mentivano, scoprendo quali e quante aree si attivano quando si dicono bugie, ma anche cosa accade se si dice la verita’. Non solo: dalla ricerca emerge che mentire e’ piu’ complicato, almeno a giudicare dall’attivita’ cerebrale. Scoperte ottenute usando un metodo confrontato con il tradizionale test e rivelatosi piu’ preciso, spiega su ‘Radiology’ Feroze Mohamed, docente di Radiologia alla Temple University. Nello scoprire chi dice bugie, infatti, il test ‘classico’ puo’ fallire: si basa sulla registrazione delle manifestazioni di alcune emozioni caratteristiche di chi mente. Segni che possono essere occultati da persone particolarmente abili, cosi’ la macchina della verita’ puo’ essere ingannata, e i risultati compromessi. ”L’attivita’ cerebrale e’ meno controllabile da un individuo – aggiunge l’esperto – Le nostre ricerche potrebbero eliminare i problemi con il test convenzionale e produrre un nuovo metodo per l’oggettiva rilevazione delle bugie”.


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