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A Firenze il punto sulle adozioni in Europa

L'Istituto degli Innocenti ha ospitato l'incontro di ChildONEurope, la Rete europea degli osservatori per l'infanzia

di Benedetta Verrini

L’Istituto degli Innocenti di Firenze ha ospitato il semonario di ChildONEurope, la Rete europea degli osservatori per l’infanzia. Il 26 e 27 gennaio la riunione ha fatto un focus sui problemi e i servizi del “dopo-adozione”.

Tra le altre cose, è emerso che dei 23 paesi che compongono ChildONEurope, la Rete Europea degli Osservatori Nazionali per l’Infanzia, l’Italia è l’unico nel quale le persone sole (che non vivono in coppia), non possono adottare un bambino.
In Italia non è consentita neanche l’adozione a persone omosessuali, ammessa invece in altri paesi europei (14), sulla base del fatto che l’individuo non può essere discriminato per via dell’orientamento sessuale.
In Europa i servizi di supporto all’inserimento scolastico dei ragazzi adottati esistono solo in quattro paesi dell’ex blocco sovietico, oltre a Olanda e Germania.

Nell’incontro è stato presentato un rapporto elaborato dalla Rete su legislazione internazionale e nazionale dei 25 paesi membri dell’Unione Europea, su tipologie di adozione, revoca e protocolli operativi, servizi informativi a coppie e singoli e criteri di idoneità, sia per la coppie che per i single che hanno intenzione di adottare.

I minorenni adottati in tredici paesi che aderiscono alla Rete Europea, tra il 2001 e il 2003, sono stati quasi 11 mila. L’Italia, (che segue la Gran Bretagna per numero complessivo, ed è seguita dalla Francia) registra 2.760 adozioni (dati 2003), delle quali e il 49% riguardava bambini in età tra 1 e 4 anni e il 32% bambini tra i 5 e i 9 anni.

Ma cosa succede dopo l’adozione? Che supporto viene dato alle famiglie e ai bambini che hanno “nuovi” genitori? Il seminario di ChildONEurope è stato l’occasione per confrontare le normative europee su adozione nazionale ed internazionale, mettere assieme informazioni, dati, esperienze e soluzioni che rispondano anche alle problematiche che si presentano dopo l’adozione.

Per scaricare il rapporto, collegarsi al sito dell’Istituto degli Innocenti: www.istitutodeglinnocenti.it

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