Cultura

Ebrei: i venti pregiudizi che i bambini respirano

Un piccolo manuale per conoscere il popolo eletto

di Sara De Carli

«L?antisemitismo è una malattia della società e dell?anima. Ha motivazioni storiche, religiose, politiche – sempre irrazionali – ma nella vita di tutti i giorni ha un suo modo particolare di esprimersi: il pregiudizio»: così scrive Elio Toaff, rabbino-capo emerito della Comunità ebraica di Roma nella sua prefazione al libro di Lia Levi. Un libro che il pregiudizio lo mette in bella vista, dritto nei titoli: venti pregiudizi, venti capitoli. Gli ebrei sono sempre stati perseguitati, un motivo ci sarà; gli ebrei sono tutti ricchi; gli ebrei hanno ucciso Gesù; gli ebrei sono tutti brutti? Lia Levi parte da venti luoghi comuni e racconta, spiega, offre una conoscenza (piccola ma chiara): cioè mette il lettore in condizione di passare dal pregiudizio al giudizio. Positivo, negativo, questo è un po? meno importante, perché comunque, dice lei, «il giudizio si può correggere, il pregiudizio no». Questo è il motivo per cui il libro si rivolge ai bambini, a partire dai 9 anni: lo schema ermeneutico funziona tanto meglio quanto meno il pregiudizio è radicato. Lia Levi gira per scuole dal 1997, quando ha scritto Una bambina e basta, e ha ormai incontrato migliaia di ragazzi. Il suo linguaggio si è modellato perfettamente sul target: pulito, semplice, efficace, ricco di esempi, con una struttura argomentativa perfettamente concatenata. Per questo Che cos?è l?antisemitismo è utile ai bambini ma pure agli adulti: genitori e insegnanti che forse si trovano di fronte a bambini che fanno le stesse domande e hanno qualche dubbio su da che parte cominciare a rispondere. Partendo magari dall?utilissima nota storica di Luciano Tas, che in quaranta paginette ripercorre la storia intera mettendo sotto la lente le vicende degli ebrei, da Abramo alla Spagna querida, da Praga ad Auschwitz, dal Talmud al Mein Kampf. E se alla fine del libro i piccoli lettori avranno intravisto un po? del fascino della cultura ebraica, consigliategli La portinaia Apollonia, il bellissimo racconto che Lia Levi ci ha regalato l?anno scorso. Per i grandi restano sempre i capolavori di Chaim Potok, con in testa Il mio nome è Asher Lev, ed Helga Schneider, che dopo Lasciami andare, madre ha appena pubblicato Io, piccola ospite del fürer. E tra i molti i libri usciti anche quest?anno in occasione della Giornata della memoria, il più adatto agli adolescenti è forse Il diario di Petr Ginz. Un adolescente ebreo da Praga ad Auschwitz: Anna Frank al maschile.


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