Famiglia

Iraq: 20% della popolazione sotto la soglia di poverta

Due milioni di famiglie irachene vivono con meno di un dollaro al giorno per persona.

di Chiara Brusini

Gli iracheni che vivono al di sotto della soglia di poverta’ dopo la caduta del regime di Saddam Hussein rappresentano il 20% della popolazione, secondo i dati del ministero iracheno del Lavoro. ”Uno studio condotto dal ministero, in coordinamento con il Fondo monetario internazionale e il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD), mostra che la poverta’ affligge quasi il 20% della popolazione”, ha dichiarato Leila Kazem, direttrice generale del dipartimento degli Affari sociali del ministero del Lavoro. ”Quasi due milioni di famiglie irachene vivono al di sotto della soglia di poverta’ stabilita secondo criteri internazionali a un dollaro al giorno per persona”, ha precisato Kazem, secondo la quale questo peggioramento del livello di vita degli iracheni e’ dovuto ”all’incremento della disoccupazione, alle violenze e alla soppressione di numerosi ministeri e enti statali”. La responsabile ha spiegato che ”il numero di persone che ricevono un assegno sociale dal nostro ministero e’ bassissimo se comparato al gran numero di persone che ne hanno bisogno”. In particolare sono ”solo 171mila le famiglie in tutto l’Iraq che ricevono un aiuto statale”. Questo aiuto, molto modesto, che va da 40 a 50mila dinari iracheni (30-35 dollari) al mese per famiglia, verra’ aumentato in virtu’ di un emendamento alla legge di protezione sociale del 1980: verrà portato a 70mila dinari (50 dollari) per una famiglia composta da due persone, e a 120mila dinari (85 dollari) per una famiglia di 6 membri o piu’. Inoltre il sostegno statale dovrà essere esteso a categorie non coperte dal vecchio regime di protezione sociale, come i disoccupati, gli invalidi e le persone anziane. La responsabile degli Affari sociali ha assicurato che ogni sei mesi sara’ effettuata una verifica degli assegni sociali e che sara’ deciso un aggiustamento dei sostegni tenendo conto dell’inflazione.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA