Welfare

Nepal: Amnesty e HRW denunciano nuove violazioni dei diritti

Arresti e restrizioni dei diritti civili e politici per mettere a tacere una "legittima e pacifica protesta politica".

di Redazione

Dopo gli arresti ieri in Nepal di oltre cento dirigenti politici e attivisti, Amnesty International, Human Right Watch e la Commissione internazionale dei giuristi temono una nuova ondata di violenze. Timori aggravati dall’autorizzazione data alle forze di sicurezza di sparare contro chiunque violi il coprifuoco notturno. ”Questi arresti, insieme alle nuove restrizioni nei confronti dei diritti civili e politici decretate la scorsa settimana, mettono in luce il continuo disprezzo per i diritti umani da parte del governo del Nepal”, ha affermato in un comunicato stampa Purna Sen, direttore del programma Asia-Pacifico di Amnesty International. Gli arresti – insieme a una serie di misure lesive dei diritti fondamentali come il divieto assoluto di manifestazioni antigovernative – ”rappresentano il tentativo del governo di ridurre al silenzio la protesta politica legittima e pacifica, piu’ che mai necessaria oggi in Nepal”, ha detto Nicholas Howen, segretario generale della Commissione internazionale dei giuristi. Le tre organizzazioni chiedono al governo del Nepal di liberare immediatamente i prigionieri e di rispettare i diritti umani, sospesi da quando, il primo febbraio, il re Gyanendra ha assunto il potere esecutivo col sostegno dell’esercito. ”Il re spera che, riducendo al silenzio chi gli si oppone, anche la popolazione restera’ zitta e muta”, ha dichiarato Brad Adams, direttore Asia di Human Right Watch. Con questo appello Amnesty International, Human Right Watch e la Commissione internazionale dei giuristi chiedono infine alla comunita’ internazionale di esercitare pressioni sul governo nepalese affinche’ questo rispetti i propri obblighi in materia di diritti umani.


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