Volontariato

Egitto, rilasciati 223 detenuti sudanesi

Facevano parte del gruppo di circa duemila persone arrestate lo scorso 30 dicembre al Cairo. La soddisfazione dell'UNHCR

di Redazione

Sono state rilasciati ieri in serata dalle tre prigioni del Cairo dove erano detenuti 223 sudanesi, tra cui 176 donne e bambini e 57 provenienti dal Darfur che facevano parte del gruppo di circa duemila persone arrestate lo scorso 30 dicembre al Cairo, nella piazza antistante gli uffici dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dove da tre mesi tenevano un sit-in. “Siamo veramente sollevati nell’apprendere che questo gruppo sia stato rilasciato e un altro gruppo di 39 persone * donne e bambini che hanno una carta dell’UNHCR * verra’ fatto uscire oggi”, ha annunciato Radhouana Nouicer, vice direttore dell’ufficio regionale dell’UNHCR. La maggior parte dei dimostranti arrestata subito dopo l’incidente, era stata rilasciata nei giorni seguenti. Il 5 gennaio, data in cui l’UNHCR ha ottenuto l’autorizzazione ad entrare nelle tre prigioni del Cairo, più di seicento persone erano ancora detenute. L’Agenzia aveva in seguito raccomandato la scarcerazione di tutti i detenuti, due terzi dei quali era già stato registrato dall’UNHCR o erano donne e bambini o persone scappate dalla regione del Darfur ancora dilaniata dal conflitto. Per i 183 sudanesi che rimangono ancora in carcere l’Alto Commissariato per i Rifugiati ha chiesto una proroga che consenta al suo team di valutare attentamente lo status legale dei detenuti. “Continueremo a lavorare per determinare lo status dei 183 sudanesi che sono ancora detenuti, attraverso approfondite analisi legali per assicurarci se queste persone devono essere tutelate dall’UNHCR”, ha assicurato Nouicer. Il Governo egiziano ha concesso all’UNHCR tempo fino al 26 gennaio per continuare le valutazioni legali e l’Agenzia auspica che nessuno del gruppo venga deportato prima di tale data. Nel frattempo l’UNHCR del Cairo ha ricominciato le attività di registrazione dei richiedenti asilo e di rinnovo delle carte d’identità, che a causa del sit-in dimostrativo erano state seriamente ostacolate. Sarà necessario del tempo per smaltire il lavoro arretrato.


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