Formazione

Ma la certificazione da sola non basta

Parla Giuseppe Scaratti, esperto di organizzazione

di Francesco Agresti

Basta la certificazione per fare di una cooperativa sociale un?impresa di qualità? Può offrire chanche nelle gare di appalto, può essere utile per far crescere la consapevolezza dell?organizzazione interna, può favorire la riconoscibilità all?esterno, ma identificare la qualità con la certificazione è un errore. Almeno per le imprese sociali di Cgm. Giuseppe Scaratti, professore di Psicologia della formazione e dell?intervento organizzativo alla Cattolica, conosce bene la filosofia di fondo che ha ispirato il Progetto Qualità del consorzio bresciano. SocialJob: Quali sono state le tappe che hanno scandito il percorso di Cgm verso una qualità diffusa? Giuseppe Scaratti: L?approccio al tema della qualità si è tradotto prima in una scelta di investire nella certificazione intesa come strumento che consente di diventare più riconoscibili nel contesto sociale, più trasparenti rispetto ai vincoli di mercato, contemporaneamente in un altrettanto forte investimento nella valutazione per creare le condizioni per una migliore visibilità delle proprie caratteristiche distintive e attrattive. Infine in azioni di miglioramento della propria struttura manageriale e operativa, accentuando le variabili che aiutano le imprese sociali a configurarsi come organizzazioni in cui è possibile sperimentare esperienze comunitarie di produzione di senso insieme economico e sociale. SJ: Cosa caratterizza l?approccio alla qualità della rete Cgm? Scaratti: Il livello di elaborazione culturale sulla qualità realizzato dalle imprese sociali della rete Cgm è decisamente elevato sia per l?attenzione riposta che per gli investimenti ad essa dedicati. Si è andati al di là della tentazione dell?ultima moda o di interessi secondari legati alla correlazione tra il riconoscimento formale della qualità e i benefit per la partecipazione alle gare di appalto. Questo sforzo ha portato alla costruzione di modalità di concepire la qualità che sono bene al di là della certificazione. Seguendo questo percorso si è arrivati alla definizione di marchi di qualità, di sistemi di monitoraggio della responsabilità sociale e alla costruzione di bilanci sociali. SJ: Cosa ha evitato di cadere nella trappola che porta a identificare la certificazione con la qualità? Scaratti: L?orientamento alla qualità è stato segnato da una tensione ad attraversare la qualità per andare oltre essa sviluppando processi e modalità organizzative in grado di far crescere il valore prodotto e percepito attraverso il miglioramento del proprio sistema manageriale e operativo. Quello di Cgm è stato un investimento sulla qualità finalizzato a generare un processo di apprendimento sociale e organizzativo capace di innescare nuove forme di valore e di convivenza sia interna al sistema organizzativo delle stesse imprese sociali, che esterno legato ai rapporti di scambio con il territorio e la comunità. Nell?ambito delle imprese sociali il rischio che si identifichi la qualità con la certificazione è minimo, perché la qualità richiede una complessità di azioni non banali, e perché la qualità è correlata all?identità, quindi la certificazione serve per consentire alle imprese una maggiore consapevolezza di se stesse. SJ: Al di là delle conseguenze dirette sull?organizzazione e sui servizi quali altri vantaggi offre l?investimento sulla qualità? Scaratti: Il lavoro sulla qualità ha fornito l?occasione per costruire linguaggi comuni, generare conoscenze e apprendimento diffuso di interpretazione innovativa del proprio ambiente di lavoro e di sviluppare relazioni comunitarie non utilitaristiche. Identikit Uno psicologo esperto di organizzazioni Giuseppe Scaratti, laureato in Filosofia, specializzato in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni; dottore di ricerca in Psicologia sociale e dello sviluppo; ricercatore in Psicologia dell?educazione; professore associato nel settore M 11 C- Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dal 1998. È stato consulente del Progetto Qualità di Cgm.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA