Volontariato

Se Caravaggio sapesse….

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

di Carmen Morrone

“Sono un disabile in carrozzina della provincia di Bologna e mi sono organizzato precedentemente una visita alla mostra “Caravaggio e l’Europa” al Palazzo Reale di Milano per la suddetta data. Sabato mattina, 14 gennaio, sono riuscito prendere l’Eurostar da Bologna Centrale (che già accusava in partenza un ritardo di 55 minuti) con destinazione Milano Centrale (essendo disabile con accompagnatore al seguito, non mi è permesso cambiare treno perché bisogna effettuare la prenotazione del treno stesso e del servizio disabili FS, con almeno 12 ore di anticipo dalla partenza). Ma, incredibile a dirsi, questa segnalazione non riguarda l’efficienza del servizio ferroviario. Arrivato a Milano Centrale alle ore 12:00 anziché alle 11:00 previste, mi sono recato col mio accompagnatore (utilizzando il servizio metropolitano) alla mostra di Caravaggio a palazzo Reale, che era il solo ed unico scopo della mia visita a Milano. Arrivato alla biglietteria della mostra, alle 13:00 circa, la bigliettaia di turno mi ha informato che il montacarichi che mi avrebbe permesso la visita alla mostra del Caravaggio, era fuori-uso e che loro stessi ne avevano avuto comunicazione soltanto in mattinata, perciò mi è stata prospettata la possibilità della sola visita ai cosiddetti “anonimi”. Faccio presente che in data 13 gennaio 2006 (ovvero il giorno prima della mia visita) avevo preventivamente telefonato all’organizzazione della mostra per sincerarmi della effettiva accessibilità della visita in carrozzina e mi era stata pienamente confermata (senza alcun problema). Informandomi dal personale in servizio alla mostra (dopo essere venuto a conoscenza che io non avrei potuto vederla), ho saputo che da imprecisati giorni (mi è stato accennato a 2/3 giorni e anche ad una settimana), gli addetti alla manutenzione stavano lavorando al montacarichi non-funzionante. Ho chiesto di parlare col personale della Direzione, ma nessuno si è presentato. Ho trovato solidarietà fra il personale addetto alla mostra che mi ha espresso la vergogna per una simile situazione; alcuni si sono fatti carico di far pervenire un reclamo – da me scritto sul momento – alla Direzione “invisibile”. Traggo la conclusione che nella telefonata del 13 gennaio 2006 l’organizzazione avrebbe potuto avvisarmi e farmi risparmiare i soldi, i disagi del viaggio, le enormi difficoltà nell’organizzare una visita in treno per una persona in carrozzina e soprattutto l’amara delusione nello scoprire che mi era impossibile raggiungere lo scopo della mia visita a Milano. Ho saputo dal personale in servizio alla mostra che non sono stato il solo,né quel giorno, né giorni addietro, a cui è stata preclusa la visita alla mostra, per i suddetti motivi. Alle ore 13:30 circa la mia permanenza a Milano si sarebbe conclusa, se non fosse per il fatto che, per i motivi che ho spiegato sopra sui viaggi in treno per persone disabili in carrozzina, avrei dovuto attendere le ore 19:00 per partire con treno Eurostar da Milano Centrale e fare ritorno a Bologna Centrale…senonchè la sera (per i disagi di ordine pubblico avvenuti nella stazione di Parma), sono dovuto partire con 1 ora di ritardo dalla città simbolo del progresso e del business e sono giunto in stazione centrale a Bologna con 1 ora e 30 minuti di ritardo. Ecco la mia visita alla mostra di Caravaggio a Milano…!” Ivan Olmi Bologna


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