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Possiamo dire no al coupon selvaggio

Privacy. Quali diritti sono tutelati dalla nuova legge

di Redazione

La legge sulla privacy, di cui tanto si parla di questi tempi, appare ancora come una serie di norme ?lontane? dalla quotidianità. Non capisco se ciò sia dovuto a una informazione non del tutto completa o a una certa pigrizia da parte di noi cittadini. In ogni caso, tornando alla quotidianità, mi interessa sapere se la legge suddetta mi consentirà di ?bloccare? il flusso ormai insostenibile di coupon pubblicitari, cataloghi e offerte varie che dilagano nella cassetta della posta. Erminia Giovannini, Rieti Risponde Donata Monti La legge sulla tutela dei dati personali, o tutela della privacy (numero 675 del ?96), sta cominciando a produrre i primi effetti concreti in tanti settori della vita quotidiana: la sanità, il sistema pensionistico, il credito e perfino la scuola. Questa è una legge severa, che finalmente ci adegua ai canoni europei di riservatezza della vita privata delle persone. In che modo? Si impedisce la raccolta (computerizzata o cartacea) di dati personali senza il consenso dell?interessato, tranne che per alcuni casi precisi (rispetto di obblighi di legge, adempimenti contrattuali, dati registrati presso raccolte pubbliche, dati anonimi per scopi di ricerca scientifica o statistica raccolti da un giornalista nel rispetto del codice deontologico, necessari per la salvaguardia della vita dell?interessato). In tutti gli altri casi, la persona della quale vengono raccolti i dati deve essere informata dei propri diritti, e ha la facoltà di rilasciare o meno il consenso al trattamento delle informazioni. Viene istituita inoltre la figura del Garante, che ha potere di intervenire per inibire trattamenti scorretti, che riceve le notifiche di tutti i centri responsabili del trattamento,che può imporre sanzioni amministrative o penali. Un?authority con forti poteri, finalizzati a regolare una materia assai complessa. Tra i diritti dell?interessato (all?art. 13, comma 4, lettera ?e?) c?è proprio quello di cui parla il lettore: «Opporsi, in tutto o in parte, al trattamento di dati personali che lo riguardano, previsto a fini di promozione commerciale o di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta ovvero per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale interattiva». Come? Scrivendo alla società che spedisce il materiale e chiedendo la cancellazione dei dati che lo riguardano in suo possesso. Dato il numero elevato di aziende che fanno questo tipo di promozione pubblicitaria, il consiglio che posso dare è di riservarsi questa opportunità per le più assillanti. È bene poi conservare la fotocopia della lettera inviata per un eventuale ricorso al Garante. Si eviterà in questo modo il fastidio di dover riscrivere da capo, ogni volta, la stessa formula.


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