Non profit
Un test per scoprire le potenzialit
Lassociazione Cirah, negli ultimi due anni, ha promosso delle borse di lavoro annuali per linserimento lavorativo di disabili mentali in cooperative sociali
di Redazione
Era il 1981 quando il dottor Enzo Casserà, fondatore del Associazione Centro Internazionale Ricerche per l?Autosufficienza degli Handicappati (Cirah), pensò di utilizzare la misurazione dei potenziali evocati anche per i disabili. Sono questi gli anni nei quali vengono fatte le prime ricerche per stabilire un metodo oggettivo di valutazione e, attraverso dei test, che cosa un ragazzo disabile fosse in grado di fare.
Dopo una decina di anni di lavoro, a fronte della grande diffusione dei personal computer, si pensò di utilizzare le nuove tecnologie per poter continuare e migliorare questo tipo ricerche in modo da sviluppare un metodo di valutazione obiettiva della capacità residue così da ottimizzare l?inserimento lavorativo dei disabili mentali. L?associazione a questo punto trova un punto d?appoggio nel dottor Luigi Pugnetti, direttore del reparto di neurofisiatria della Fondazione Don Gnocchi. Da questa collaborazione nascono test e ricerche in grado di misurare anche i tempi di reazione. Ma come mettere a buon frutto tutto questo potenziale di ricerca? È a questo punto, siamo nel 1994, che nasce la convenzione con la Fondazione Don Gnocchi. L?associazione Cirah, negli ultimi due anni, ha promosso delle borse di lavoro annuali per l?inserimento lavorativo di disabili mentali in cooperative sociali. Grazie a queste borse è stato possibile valutare ?sul campo? l?esattezza dei risultati dei test e controllare i benefici dell?inserimento lavorativo.
Nome C.I.R.A.H
Indirizzo via Buonarroti, 47 20145 Milano
Telefono 02/6700748
Responsabile Enzo Cutelli
Scopo Ottimizzazione dell?inserimento lavorativo dei disabili mentali
Data di nascita 1981
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.