Welfare

Carcere, protesi dentarie gratuite per i detenuti di Rebibbia

Il protocollo con il provveditorato del Lazio firmato su iniziativa del Garante del Lazio Angiolo Marroni

di Redazione

Il Protocollo d?Intesa siglato oggi. Previsto non solo l?impianto delle protesi in resina ma anche un percorso riabilitativo e visite di controllo a uno e sei mesi di distanza dall?impianto. Allo studio anche l?ipotesi di estendere il progetto a tutte le carceri della Regione Lazio. Garantire il recupero della funzionalità dentale ai detenuti della sezione penale del carcere di Rebibbia con l?impianto di protesi dentarie parziali o totali e un percorso di riabilitazione dentaria. Sono questi gli scopi del Protocollo d?intesa firmato dal Garante Regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni, dal Provveditore regionale dell?Amministrazione Penitenziaria Ettore Ziccone e dal Direttore generale dell?Agenzia di Sanità Pubblica Franco Splendori. Si tratta del primo progetto del genere attivato in Italia. Oltre 200 detenuti di Rebibbia si sono sottoposti allo screening per selezionare i soggetti bisognosi di cure. Lo screening ha selezionato 67 detenuti che saranno forniti, nei prossimi mesi, di protesi. La fase successiva prevede la realizzazione e l?impianto della protesi e il controllo a distanza con visite di controllo dopo uno e 6 mesi dall?impianto. Il progetto era rivolto ai reclusi di tutte le età, con pena residua non inferiore a 7 mesi al momento della prima visita, cui mancano almeno 6 denti tra canini e incisivi, presentano una insufficienza masticatoria per assenza di due coppie di molari o tre coppie tra molari e premolari, e con protesi vecchie da rifare. «Le malattie del cavo orale e le malattie cardiologiche, sono quelle che colpiscono di più i detenuti – ha detto il Garante regionale dei detenuti Angiolo Marroni -. Migliorare la qualità della vita dei reclusi attraverso questo Protocollo è un passo importante nell?attuazione del D.lgs 230/1999, che sancisce il diritto dei detenuti all?erogazione di prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, efficaci e appropriate. Con questo atto intendiamo ribadire che la salute è uno dei diritti principali dei detenuti che, a maggior ragione, non si perde una volta entrati in carcere». «Le malattie del cavo orale, associate alla scarsa igiene dentale e ad una alimentazione non corretta, a stili di vita non salutari e alla presenza di malattie infettive e croniche, influenzano la qualità della vita della popolazione detenuta», ha aggiunto il direttore generale dell?Asp Franco Splendori commentando la firma del Protocollo. Il ambito Garante dei detenuti e Asp hanno realizzato l?intervento di riabilitazione odontoiatrica sperimentale a Rebibbia, già polo nazionale per le cure odontoiatriche dei detenuti. L?iniziativa è stata promossa anche dall?Assessorato regionale alla Sanità, dal Prap e dalla direzione di Rebibbia. Il coordinamento tecnico è dell?Asp mentre la supervisione dell?attività clinica è dell?ambulatorio odontoiatrico del ?San Filippo Neri? e della Direzione sanitaria di Rebibbia.


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