Sostenibilità

Tav: Cnr farà sondaggi in cerca di amianto

Rfi ha incaricato il Cnr di effettuare sondaggi nel tratto italiano della ferrovia ad alta velocita' Torino-Lione, da Settimo a Bruzolo, per verificare l'eventuale presenza di amianto nelle rocce

di Redazione

Rfi ha incaricato il Cnr di effettuare sondaggi nel tratto italiano della ferrovia ad alta velocita’ Torino-Lione, da Settimo a Bruzolo, per verificare l’eventuale presenza di amianto nelle rocce. E’ quanto si e’ appreso oggi, a margine della visita in Valle di Susa e a Torino di una delegazione di parlamentari europei capeggiata dall’on. Paolo Costa, presidente della commissione Trasporti e Turismo. Costa e gli altri europarlamentari, Marta Vincenzi, il tedesco Michael Cramer, la spagnola Ines Ayala Sender e il francese Thierry Cornillet, hanno concluso negli uffici della direzione regionale di Rfi un tour tra i cantieri, gia’ attivi e futuri, della Torino-Lione, in Francia e in Italia. Al termine della visita, hanno ricevuto da Ezio Facchin, direttore degli investimenti per il nord-ovest di Rfi, l’ assicurazione ”che non e’ stato trovato amianto” nei carotaggi effettuati a Mompantero per conto della Ltf (Lyon Turin ferroviarie, la societa’ costituita da Rfi e dalla francese Sncf). I nuovi sondaggi riguarderanno il tratto italiano e saranno condotti a partire da maggio-giugno, per un periodo di tre-quattro mesi. L’area interessata e’ quella Musine’, la montagna all’imbocco della Valle di Susa che, secondo gli oppositori del progetto, ma anche per alcuni studiosi, conterrebbe rocce con amianto. E proprio il tema della salute e’, secondo Paolo Costa, uno dei temi imprescindibili: ”La questione non puo’ restare sul tavolo e i sondaggi, alla ricerca di amianto e uranio, vanno fatti che si faccia o no la Torino-Lione”. Il presidente della commissione Trasporti ha ribadito l’importanza strategica dell’opera, nella rete transeuropea dei trasporti: ”si puo’ trovare – ha detto – una soluzione – in mezzo ai due estremi di chi non vuole toccare l’attuale progetto da una parte e di chi non vuole del tutto la Torino-Lione. Non si deve certo ripartire da zero, perche’ il progetto, dal punto di vista formale, e’ perfetto,, ma certamente si puo’ e si deve modificare”. ”I fondi per realizzarla ci sono – ha aggiunto Costa – anche se, in seno all’Ue, l’assegnazione dei fondi europei e’ oggetto di una discussione appena avviata”. Il tratto internazionale della Torino-Lione dovrebbe costare 6,7 miliardi di euro, mentre l’intera linea ferroviaria ha un costo piu’ che doppio. ”Finora – ha precisato Costa – l’Unione europea ha contribuito con 112,6 milioni di euro per le opere preliminari e sta definendo la quota per il periodo 2007-2013: in media il contributo europeo per le grandi opere e’ del 10-15%, ma puo’ arrivare fino al 50% per i tratti transfrontalieri”.


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