Cultura

GB: l’immigrato se ne va? Tremila sterline di “premio”

Il ministro per l'Immigrazione, Tony McNulty, ha annunciato la misura ieri con una dichiarazione scritta al Parlamento

di Gabriella Meroni

Il governo britannico offrirà 3.000 sterline (4.373 euro) agli immigrati irregolari e ai richiedenti asilo che accetteranno di tornare volontariamente in patria: lo riferisce il Times. “L’iniziativa arriva dopo che il ministero dell’Interno ha ammesso di non essere riuscito a rispettare l’impegno preso dal primo ministro (Tony Blair), che aveva promesso che entro la fine dell’anno scorso il numero dei richiedenti asilo rimpatriati sarebbe stato inferiore a quello dei nuovi arrivi”, scrive il quotidiano, sottolineando che “il costo di un allontanamento forzoso è di 11.000 euro a persona”. Il ministro per l’Immigrazione, Tony McNulty, ha annunciato la misura ieri con una dichiarazione scritta al Parlamento. La decisione del governo Blair, ufficialmente diretta anche agli immigrati in situazione irregolare, sembra in realtà destinata solo ai richiedenti asilo. Non solo perché l’Home Office già paga loro 1.000 sterline per spese educative e di inserimento, e presenta il pacchetto di 3.000 sterline come una sorta di premio aggiuntivo. Ma anche perché, annuncia il Times, l’offerta verrà pubblicizzata nei centri per l’accoglienza dei richiedenti asilo, così come nei centri di detenzione degli immigrati – dove, però, è difficile che gli immigrati possano scegliere volontariamente cosa fare.


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